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XX ( CLIV )
Al buon signor Prevert
E Vincent si taglia l’orecchio e fa male. Poi lo porta a quella giovane puttana. E la guarda, e pensa: " Amore, amore mio… " Ed altre sciocchezze piu’ o meno cosi. Anche lei lo guarda e non sa che dire.
Le fa pena, e’ vero. Ma poi pensa: " Che sfigato…" E questo, scusate, questo non e’ amore.
Sognarti e’ un sospiro tra il nulla ed il niente, meglio comunque che stare qui a scrivere sciocchezze in margine ad un povero libro.
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…Nel
bordello vicino al Rodano J. Prevert "Complainte de Vincent"
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