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L’unico commento davvero sincero e leale a questo libro sarebbe una profonda, vera, sonora e sconcertante risata di divertimento puro con contorno di applausi.
“Commedia in ospedale vista mare”, primo libro della dottoressa Anna Maria Borrello, è un libro divertente, 205 pagine di risate.Libro che la sera non si poggia sul comodino per dormire, ti tiene sveglio, ti rapisce, si fa mattina;verrebbe da dire “ottimo per gl’insonni”,no! Peggio, perché non c’è camomilla che regga,ottimo per chi dorme troppo.
Storie di donne – le coccinelle- tre colleghe del pronto soccorso alle prese con uomini, amico gay e non.Donne che convivono, condividono,e lottano ogni giorno con i propri difetti, virtù e lavoro, giorno per giorno
alle prese con il primario e i colleghi, il tutto condito da vomiti, coliche e infarti, insomma la normalità di un pronto soccorso.
Si potrebbe pensare al solito libro per donne, no sbagliato! Non segue il filone cominciato con Bridget Johnes, chiamato oltreoceano chick litt ovvero letteratura per pollastrelle;non è contro gli uomini come molti commedy americani, tedeschi e anche italiani. Non è questo, io inventerei una nuova collana perché è un libro vero e ironico fino in fondo, senza frasi fatte o già sentite o luoghi comuni. E’ ironico e fa ridere di gusto perché vero, perché racconta la realtà quotidiana. La vita di una donna è fatta di tante cose:amiche nei guai, cibi vegetariani, organizzazione di cenette romantiche che non si sanno cucinare; la ricerca di un fidanzato,principe azzurro che spunta quando la speranza è quasi svanita, l’età che non perdona e l’essere dopo varie ricerche l’unica single del gruppo. E le citazioni precise d’intere frasi di filmoni strappalacrime che trovano sempre un proprio spazio quando si parla d’amore.
Trovate geniali come lo stupendo modo per rilassarsi:cucire vestiti per la Barbie e l’immensa e ridicola passione per Fassino, uomo dei sogni.
Il viaggio a Londra e la ricerca della mitica strada dove i Beatles fecero la fotografia per la copertina di un disco. Vizi e virtù. Non è un diario né un racconto, lo definirei una lunga telefonata ad un’amica. Ma quando è mai capitato che le donne si facciano brevi telefonate?
Se dovessi, per gioco, fare un parallelo tra questo divertentissimo libro e un film, direi senza dubbio “pensavo fosse amore, invece era un calesse” di Massimo Troisi, per il realismo delle vicende raccontate con grande umorismo. Una catarsi del quotidiano.
Non è semplice scrivere un libro di umorismo senza cadere nel banale e nel già letto o già visto.
Anna Maria Borrello è riuscita a scrivere un ottimo libro e come primo libro c’è da farle i complimenti e aspettare il secondo.
L'autore:
Anna Maria Borrello è un medico, ha collaborato per un lungo periodo col Guerin Sportivo con l’inserto satirico “menisco”e con il settimanale “mai dire sport” dove si occupava di quiz deliranti e gossip calcistico.
Recensione di
Tiziana Petrecca
Recensioni ed articoli relativi a
Anna Maria Borrello
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