Nel tempo, sempre tentai
assaporar colli umidi dalla saliva bagnati
per trovar ancora una volta, per conservare,
ma vana fin d’ora, dell’odor conosciuto la ricerca,
assaporato nell’isolata spiaggia notturna
ed inseguito poi, nei tanti letti dai volti scordati,
quando l’estate era giovane e l’età fresca e bella.
Raramente due anime incontran la chimica dell’odore
e imprescindibile quel profumo diviene,
l’effluviar lento su pelle, del corpo le sensazioni
fonte vitale e primordiale,
è quel sapore che sveglia mattutino il ragionare,
è l’altra metà, l’unire di due parti di cuore
e capir che quell’essenza è dentro,
ed anche la carne vien seconda all’amore.