Vieni, è tardi ormai. Questa sera giaci con me.
Non negarmi il tuo calore, ma torna, ancora per una volta, tra le mie braccia. Sono stanco di stringere i pugni per sopportare i morsi della solitudine come ho fatto da quando mi hai lasciato. Te ne sei andata, portandoti via anche la mia ombra.
In questa oscura notte, per ritrovare le stelle, voglio prenderti e darti me stesso. Baciami. Dischiudi le tue labbra tra le mie. Rendimi ebbro di te. Stringiti a me e asseconda il ritmo della passione come solo un’amante innamorata sa fare. Annulla la mia volontà e fai di me il tuo eterno schiavo.
Tu sei l’odore esaltante del mare, il suo gusto salato sulle labbra. La lucentezza della pelle nel riflesso ambrato del sole e il fragore primitivo delle onde…
Con te voglio dividere i momenti speciali, quelli da tenere vicini al cuore, per snocciolarli come i grani di un rosario quando il tempo si sarà depositato sulle mie spalle e avrà cosparso di antica, bianca, polvere i miei capelli…
Voglio ritrovare il tuo sorriso nelle pieghe dorate di un tramonto e i tuoi baci tra gli sbadigli assonnati dell’alba. Non ce la faccio più a rimanere sospeso in questo limbo ovattato dove, privato della tua forza mi trascino sopravvivendo a un’esistenza che non è vita.
Te ne sei andata senza una parola, lasciandomi la tua assenza come compagna. Con lei ho riempito il vuoto delle mie giornate.
Ti ho cercata! Speranzoso, tra i rossi papaveri e le spighe dorate di un campo di grano. Affannato, nel gelo dell’inverno con le sue trine di ghiaccio. Bagnato, in un malinconico giorno di pioggia. Ferito, in un desolato campo di battaglia. Stretto, nel freddo abbraccio della morte…
Ho voluto credere a chi mi ha detto che la luna è solo inerte materia senza vita, dimenticando che sei tu a renderla viva e pulsante.
Ti ho delusa quando ho dato retta a chi ha comprato la mia dignità sostenendo che il denaro è più importante di ogni altro valore. Non sono riuscito a tirare diritto e ad alzare orgogliosamente la testa come tu mi avevi insegnato. E per non udire le tue soffocate implorazioni ti ho punita annullandoti nel degrado della mia realtà.
E ti ho persa quando ho prestato fede a chi, non avendolo mai vissuto, mi ha raccontato che l’amore è solo una falsa emozione. Per questo ho ricambiato la tua devozione con il tradimento e ti ho nutrita con amaro fiele…
Perdonami se non ho saputo credere in te.
Permettimi un’ultima volta, in questa lunga notte, di farti infiammare d'amore per me. Accendimi della tua fede e ridesta il mio orgoglio per non essere più il frammento di umanità che tutti si aspettano, ma rendimi ciò che tu vuoi io sia.
Aiutami ad essere il primo vagito quando tu sei la nuova vita, a essere il vento quando tu sei la tempesta o un esile germoglio quando tu sei la speranza. Dammi la forza necessaria ad affrontare il domani e stammi accanto. Guida con la tua la mia mano mentre mi sorreggi. E se puoi, non permettere che io vacilli né che abbassi lo sguardo o venda la mia anima mercenaria al migliore offerente. Non farmi mai indietreggiare al cospetto di una sorte avversa ma confonditi in me perché solo così io riuscirò a vivere per te. Non abbandonarmi se ti senti trascurata, ma risorgi, risplendente della tua fierezza.
Resta stanotte per fare di me un Uomo.
Ti amo Libertà!