Con Joe Mantegna, Galatea Ranzi, Alberto Bognanni, Sandro Lombardi, Massimo Wertmüller, Laurent Terzieff, Toni Bertorelli, Vernon Dobtcheff, Lea Karen Gramsdorff, Andy Luotto, Galatea Ranzi.
Genere Biografico, colore 102 minuti. - Produzione Italia 2004.
Nella Firenze del Rinascimento, sotto la Signoria dei Medici, Jacopo da Pontormo (Joe Mantegna), pittore eccelso e tormentato, è impegnato nella realizzazione di uri affresco commissionatogli dal Granduca Cosimo I. Alle insistenti richieste del Granduca, desideroso di conoscere l'andamento dei lavori, Pontormo oppone sempre un netto rifiuto: l’opera non può essere vista fino al suo compimento. Ma gli strani comportamenti del pittore indicono gli inquisitori a verificare se l’affresco corrisponde o meno ai princìpi della vera fede: un ulteriore rifiuto trascinerebbe Pontormo lungo una strada pericolosa, in contrasto con la giustizia del tempo. E l’amore per una donna muta, considerata una strega, gli complicherà ulteriormente la vita.
Un film dalle premesse decisamente interessanti, che affonda però in una regia televisiva che non sa dare risalto né alla bravura (innegabile) di Joe Mantegna né alle atmosfere inquietanti che dovrebbero avvolgere la storia narrata. E la sceneggiatura di Massimo Felisatti, Marilisa Calò e del regista non sa uscire dagli stereotipi, né sa rendere credibili inquisitori da operetta e situazioni melodrammatiche fin troppo sopra le righe. Un film lento e noioso, che alla fine non lascia traccia.
Peccato: un personaggio come Pontormo e attori come Joe Mantegna, Galatea Ranzi e Laurent Terzieff avrebbero meritato di meglio.