GLI
AUDIOLIBRI DI PB
Le versioni audio dei migliori racconti
comparsi sulla rivista, lette dagli autori
o dai membri della redazione di PB. Da ascoltare
on line o scaricare gratuitamente nel proprio
lettore MP3 per portarli con sè in
auto, in metropolitana o... al lavoro. Al
momento sono presenti in archivo
110 racconti scaricabili gratuitamente. >>Clicca qui per ascoltare
Un tè prima di morire
di Enrico Gregori
Pubblicato su SITO
Anno
2007 -
Bietti Media
Prezzo €
10 -
138 pp.
ISBN
9788895493022
Una recensione
di
Morena Fanti
UN SOLO VOTO AMMESSO Riprova tra 24 ore
Votanti:
4770 Media
78.58 %
All’hotel Manovar la vita si oppone alla morte e il sesso è la clausola di diritto alla rivalsa che viene esercitata come assicurazione proteggi-imprevisti. Ma non tutti hanno stipulato questa assicurazione e non tutti si salveranno. La vita ci presenta spesso situazioni non cercate e ci pone di fronte a scelte e imprevisti. Sugli ospiti dell’hotel sovrasta il quadro di Hieronymus Bosch, l’Estrazione della pietra della follia, con il suo messaggio che sembra ricordarci come quella pietra sia spesso presente nell’umanità, avvisandoci sugli agguati che la vita inevitabilmente ci preparerà. L’albergo vive e respira solo in attesa dell’arrivo di Colin Mallory, pirata della finanza detestato da mezzo mondo e odiato dall’altra metà e le forze dell’ordine si preparano ad affrontare un attacco contro di lui. L’attesa è snervante, e nell’attesa si creano legami, si ripercorrono eventi, si anticipano situazioni: " Quelle vite che nulla hanno in comune. I quasi sconosciuti all’interno di un microcosmo si sfiorano o combaciano con perfetti sconosciuti di un altro microcosmo". Quello che li unisce è "il rendersi conto, forse per la prima volta e forse per la costrizione, che siamo alla vita come alla fermata di un autobus". Gregori ci mostra come sia possibile, da una sosta obbligata, ripartire e ritrovare slancio dando a volte un calcio al passato e ripartendo verso una nuova vita. Il noir è lo strumento che ha scelto per raccontarci questa storia ed è uno strumento che gli è congeniale. Il linguaggio è senza cedimenti e compiacimenti, lo stile asciutto ma non scabro (o povero) nella scelta degli aggettivi – l’hotel viene "scartavetrato" e i suoi muri sono "stuprati" dal quadro di Bosch, - e paralleli molto interessanti - un teatro piccolo, "una specie di bomboniera color dei lividi". L’attesa finisce quando accade l’imprevisto e tutto si sublima nel finale e nelle vite che riprendono a scorrere.
IMPORTANTE: Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non assume carattere periodico e viene aggiornato senza regolarità ogni qualvolta se ne presenti la necessità
ovvero secondo
la reperibilità e disponibilità dei contenuti e delle informazioni. Pertanto, il presente sito non può essere in alcun modo considerato testata
giornalistica assoggettabile
agli obblighi previsti dall’articolo 5 della legge n. 47 del 1948.