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L’ Uomo Invisibile
di Herbert George Wells
Pubblicato su SITO
Anno
1998 -
Mursia (Gruppo Editoriale)
Prezzo €
12,90 -
192 pp.
ISBN
9788842537403
Una recensione
di
Rosella Rapa
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Credo che quasi tutti, giovani e meno giovani, conoscano l'uomo invisibile, la donna invisibile, e tutti i loro discendenti, travasati dal cinema ai fumetti e viceversa. Forse, tuttavia, non sanno che la loro origine è qui, in un romanzo del XIX secolo. Ed è FANTASCIENZA. Fantascienza pura e reale. Eccezionale, infatti, è la pagina in cui l'autore descrive le possibilità della rifrazione, come principio per l'invisibilità; poi, con vera arte d'esperto scrittore, fa in modo di non rivelarci per intero la "formula". Non magica, ma assolutamente scientifica. Avventuroso, filosofico, stravagante coinvolgente. Per H.G.Wells, la fantascienza è una metafora, un simbolo per descrivere i problemi e le inquietudini che accompagnano i grandi progressi e i mutamenti di pensiero, che, nel corso della sua vita, (a cavallo tra il XIX e il XX secolo), iniziarono la loro corsa frenetica e inarrestabile. L'autore esprime chiaramente il proprio punto di vista: il solo progresso scientifico NON è sufficiente a migliorare la condizione umana su questa terra; è necessario che esso sia accompagnato da una consapevolezza cosciente di ciò che la scoperta in sé può significare. Lo scienziato che scopre la formula dell'invisibilità, e la sperimenta su se stesso, ansioso di mantenerne il segreto, perde, insieme alla connotazione visibile d'essere umano, anche l'appartenenza alla "società" umana. Misantropo fin dal principio, si allontana sempre di più dai suoi simili, fino a desiderarne l'annientamento, la sottomissione. Nulla di buono potrà mai derivare da una scoperta tanto spaventosa, e tanto male usata: perciò la tragedia finale sarà inevitabile. Come non portare la nostra mente a tutte le scoperte scientifiche e tecnologiche che, tuttora in rincorsa, dal XIX secolo ai nostri giorni, non hanno fatto altro che portare benessere, ricchezza e potere, concentrati nelle mani di pochi, mentre per altri si aprivano sconfinate epoche di devastazione e miseria? H.G.Wells fu profetico, non tanto per le sue pur emozionanti avventure, quanto per la sua profonda filosofia. Nessuno ha finora scoperto la formula dell'invisibilità: ma il suo monito ci accompagna, sempre. Un consiglio per chi legge il libro in questa edizione: saltate a piè pari l'introduzione, a meno che non abbiate almeno tre lauree, di cui almeno una in fisica e una in filosofia. La pomposità, le troppo dotte citazioni, le frasi complicate, mal si addicono alla prosa vivace e scorrevole di H.G.Wells, ottimamente resa da un'ottima traduzione. NOTA Da questo libro è stato tratto, nel 1933, un film in bianco e nero, diventato un vero "cult" del genere horror (e non di fantascienza). Pur con vari cambiamenti, rende perfettamente lo spirito del libro, ed ha effetti speciali che colpiscono ancora oggi.
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