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La sottile linea scura
di Joe Landsdale
Pubblicato su SITO
Anno
2004-
Einaudi
Prezzo €
14-
300pp.
ISBN
2147483647
Una recensione di
Clara Zangrandi
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Media
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Il rinvenimento di una scatola, contenente lettere d’amore scritte una quindicina d’anni addietro, e contrassegnate da due iniziali (M. e J.) costituisce, per un ragazzino come Stanley, la fine dell’età dell’innocenza, Egli si ritroverà, suo malgrado, ad indagare sui tragici fatti che la piccola comunità di Dewmont (ipotetica città collocata nel Texas orientale) ha, invece, da qualche tempo dimenticato.
Lo aiuteranno nell’impresa la sorella maggiore Callie, e Buster, l’anziano di colore che lavora nel drive-in gestito dal padre di Stanley.
Il cinema all’aperto, icona del costume americano degli anni Cinquanta, è una delle ambientazioni preferite da Lansdale, che lo propone, quasi ossessivamente, in molti dei suoi racconti. Ne La sottile linea scura, il drive-in è la casa stessa della famiglia Mitchell, poiché i film sono proiettati su di una parete della loro abitazione: gli eventi sanguinosi che macchiarono la vita della tranquilla cittadina si svolsero esattamente nel bosco posto sul retro del Dew Drop , a ridosso della ferrovia.
Sarà un’estate memorabile anche per la scoperta del sesso, rappresentata dai tanti “palloncini” che Stanley ritrova nel parcheggio del drive-in, a spettacolo ultimato.
Joe Lansdale è un prolifico autore texano, cui sono stati assegnati numerosi premi e riconoscimenti, e che è passato, nel corso della sua carriera, dal genere horror, alla fantascienza, al giallo. Il tutto con estrema naturalezza.
Lansdale è stato, fra le altre cose, anche sceneggiatore di fumetti, e questo si rivela particolarmente efficace per la stesura dei dialoghi, che mantengono la freschezza e l’ingenuità dell’adolescenza. Spettatore egli stesso del conflitto razziale che interessa questa parte dell’America, non manca di farne riferimento nelle sue opere, ponendosi dalla parte del più debole.
Il suo piccolo protagonista, un bianco, sebbene guardi con curiosità agli atteggiamenti, il modo di vestire, i capelli e la pelle dei suoi amici “negri”, non per questo rinuncia a diventarne amico e a solidarizzare con loro. A poco a poco comprenderà che non tutto quello che appare corrisponde alla verità: una volta varcata la sottile linea scura, non sarà difficile capire come possa celarsi l’inferno, dietro ad un apparente perbenismo.
Benvenuti nel mondo degli adulti.
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