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Il giornalino di Gian Burrasca
di Vamba (Luigi Bertelli)
Pubblicato su SITO
Anno
2007-
Giunti
Prezzo €
7-
288pp.
ISBN
9788809050501
Una recensione di
Andrea Coco
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Ragazzi difficili, adulti ipocriti e politici opportunisti. Sono passati cento anni dalla pubblicazione del Giornalino di Gian Burrasca e molte cose sono cambiate: i bambini hanno le playstation, nelle case il televisore ha preso il posto dei genitori ed il matrimonio laico non è più un tabù. I politici in compenso sono rimasti gli stessi.
Senza dubbio di acqua ne è passata sotto i ponti. Vamba aveva scritto un libro per bambini ai quali consigliava di far leggere l’opera ai genitori, nella speranza che capissero qualcosa, che si rendessero conto di predicare bene e razzolare male sotto gli occhi dei propri figli
Il “Giornalino” è, infatti, un mirabile esempio di satira della società dell’epoca, un affresco ironico degli usi e costumi dell’italietta giolittiana d’inizio secolo, un mondo ancora vicino a noi sotto il profilo temporale ma lontanissimo per la mentalità, dove il contrasto genitori – figli doveva ancora esplodere ed i bambini stavano al loro posto. E se si ribellavano finivano in collegio.
Pino Boero, professore di letteratura per l’infanzia dell’università di Genova, in un’intervista ha detto che l’ultima generazione di bambini che ha saputo cogliere certe finezze lessicali, toscaneggianti, e la critica ai costumi dell’epoca è stata quella degli anni Cinquanta, quando la struttura della società era rimasta ancora simile a quella d’inizio secolo.
Rimangono allora gli adulti, ai quali si potrebbe consigliare non solo di leggere il libro, ma di farlo leggere ai figli, con la speranza che i ragazzi riscoprano il piacere della lettura e non mettano invece in pratica le fantasiose trovate di Giannino.
Nonostante tutto, saranno passati cent’anni e la famiglia borghese non esiste più, ai ragazzi - e non solo a quelli – la figura del Gian Burrasca continua a piacere. Non ci si riconoscono, ma si divertono ugualmente a leggere le sue disgraziate vicende. Sono quelle di un bambino irriducibilmente ribelle, un Pierino alte litteram, ingenuo e fondamentalmente buono ma al tempo stesso malizioso e vendicativo che ne combina di tutti i colori con una dose di energia, fantasia ed impunità che molti di noi avremmo voluto avere…assieme al coraggio di mettere in pratica degli scherzi semplicemente terribili, scherzi a causa dei quali si andava incontro a severissime quanto ineluttabili punizioni. Quelli sì che erano tempi: delitto e castigo. Altro che il garantismo e l’impunità dei nostri giorni…
Vamba è lo pseudonimo di Luigi Bertelli (Firenze, 1858-1920). Dopo aver collaborato a vari settimanali di politica e di satira, Vamba si dedicò alla letteratura per ragazzi, con la pubblicazione di “Ciondolino” e di “Il Giornalino di Gian Burrasca”, che uscì a puntate nel 1907-1908 sul “Giornalino della Domenica” e poi in volume a Firenze nel 1920.
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