Nell'incantata valle dell'Alcantara in Sicilia, un gruppo di ragazzi vive la tarda adolescenza in un ambiente soffocato dai pregiudizi e dal conformismo.
La scoperta dell'amore e della libertà apre uno squarcio di luce nella vita di due di loro, Franco e Anna, ma di breve durata. Franco perde la memoria in seguito ad un gravissimo incidente, rimuovendo i sentimenti e le emozioni di recente scoperta. Anna scompare misteriosamente, le sue ricerche non danno alcun esito e vengono frettolosamente concluse dalle autorità.
Dopo 25 anni Franco torna nei luoghi della giovinezza, abbandonati per vivere a Milano. Il ritrovamento della fotografia di una misteriosa ragazza, la memoria musicale di un brano evocativo e trascinante, i continui incubi, lo spingono ad intraprendere una ricostruzione degli avvenimenti di tanti anni prima, che lo porterà ad un disvelamento dei fatti, tassello dopo tassello, con la riapparizione di tutti gli amici coinvolti e la scoperta, spesso deludente, della loro vera natura.
Quando Franco tornerà a Milano, dopo aver recuperato i ricordi preziosi della giovinezza, troverà ad aspettarlo la bella amica del cuore, che ci riserva la sorpresa finale.
Nel romanzo d'esordio spicca, con la sua parlata sicula, la figura della madre di Franco, appiccicosa come la melassa, probabile causa del trasferimento al nord del figlio, di questo ottusamente inconsapevole. Gli amici dell'adolescenza, conformisti, ossessionati dall'apparire e dal denaro, si confermano da adulti figure senza alcuno spessore morale. Solo Francesca, che comunque per denaro si è sposata, assume una connotazione accettabile, con la sua capacità di ricredersi e di essere solidale.
Il romanzo avvince, il meccanismo della suspense funziona, i personaggi lasciano al lettore l'amarezza della constatazione che il male irrompa per la loro banalità, e non per la presenza di una personalità pesantemente malvagia.