Anno
2008-
Editore Siciliano
Prezzo €
12-
144pp.
ISBN
9788874425983
Una recensione di
Salvo Zappulla
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Il sesso è comunicazione, due corpi che si fondono in uno, nel vortice estasiante dei sensi, trasmettono emozione, gioia, desiderio, oblio. E la protagonista di questo romanzo è una grande comunicatrice. (“Darò il mio sesso a Dio”, di Maria Geraci, Armando Siciliano editore, pagg. 140, € 12,00). Un libro di letteratura erotica come solo una donna può scrivere. Maria Geraci, medico catanese, specializzata in Ostetricia e Ginecologia, persona poliedrica, amante dell'arte in tutte le sue espressioni (la musica, la poesia, il cinema, il teatro, la pittura) in questo suo romanzo d'esordio ha voluto spazzare in un sol colpo i perbenismi, l'educazione rigida ricevuta dai genitori, i falsi moralismi che imbrigliano i sensi, i tabù, le regole imposte da altri, il clericalismo bigotto. Forte di una personalità eccentrica ed esuberante non ha esitato a raccontare in prima persona le sue fantasie erotiche più sfrenate. Posizioni da triplo salto mortale, lanci dal settimo piano, da un aereo in volo, dalla navicella spaziale. Roba da far impallidire il Kamasutra. Maria nel suo romanzo racconta storie di degrado, di madri che, per miseria e ignoranza, vendono le loro figlie ancora adolescenti a facoltosi signori senza scrupoli. Ne emerge un'umanità malata, alla ricerca di sesso facile, sesso a buon mercato, sesso senza amore. Cosa non si farebbe per raggiungere l'altra metà del cielo? Si sfiderebbe la forza di gravità, l'oceano in tempesta, il tsunami. E' andata giù forte la dottoressa Geraci, ce n'è per tutti i gusti: orge, gatti a sette, a nove e a dodici code, uso di suppellettili vari, tutto ciò allo scopo di raggiungere il fine supremo a cui l'essere umano è stato destinato: l'orgasmo. Ci troviamo di fronte a un nuovo “Cento colpi di spazzola?”. Un altro fenomeno commerciale di proporzioni stratosferiche? Armando Siciliano, vecchia volpe dell'editoria isolana, se la ride sornione sotto i baffi.
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