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Monteluna 10 Maggio
di Valentina Russo
Pubblicato su SITO
Anno
2010-
Linee Infinite Edizioni
Prezzo €
15,00-
320pp.
ISBN
9788862470292
Una recensione di
Cinzia Baldini
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Votanti:
10094
Media
78.8%
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“Lei si stringeva le mani, nervosa. Fino al giorno prima la sua era stata una vita normalissima: quella di una studentessa come tante, che a volte riusciva a trovare il tempo anche di annoiarsi. Nel giro di qualche ora, tutto era cambiato. E adesso era in macchina con uno sconosciuto bellissimo e di incerta affidabilità, e lo stava conducendo a casa propria per cercare una mappa che per lei era potenzialmente pericolosa. Da delirio.” Si evince, già da queste poche righe tratte dai primi capitoli del libro “Monteluna 10 Maggio” che la vicenda su cui l’autrice esordiente Valentina Russo ha costruito il suo romanzo, è una storia intrigante e ricca di colpi di scena. Narra di un’antica profezia che vuole la protagonista, Sara, una ragazza normalissima dei giorni nostri, predestinata a distruggere insieme ad altri personaggi la sua città: Monteluna, appunto, il giorno del suo ventesimo compleanno, il 10 Maggio. Ma il luogo e la data di nascita, ad eccezione dell’anno, sono gli stessi anche degli altri sette prescelti che insieme a lei condivideranno la medesima sorte. Unica differenza lo schieramento in cui sono stati destinati, buoni o cattivi, nell’eterna contrapposizione tra bene e male. La storia scivola intrigante, goliardica, ironica mai angosciante anche se il dramma è sempre in agguato. Simpaticissimo il modo in cui la Russo ha tratteggiato il carattere di Sara: permalosa, irascibile, pigra, romantica e soprattutto “combina guai”. Caratteristiche che espresse così non rendono l’idea di come questa ragazza possa risultare e risaltare tra le righe del racconto. A condividere il ruolo da protagonista, insieme a lei, c’è anche Davide, un ragazzo bellissimo, sicuro di se stesso, riservato e molto dispettoso, di poco più grande di Sara. L’accoppiata risulterà vincente perché questi due ragazzi saranno fondamentali, come l’ago di una bilancia, a seconda di come si schiereranno, per la riuscita in positivo o in negativo della profezia e quindi per tutta la storia. Nulla di ridire nemmeno sulle altre figure che si alternano sulla scena, amici o nemici che siano, sono dettagliati con scrupolo e si presentano spigliati e molto reali al giudizio del lettore, proprio come veri sono gli scenari in cui si trovano ad agire. “L’affresco che gli occhi di Sara guardavano ipnotizzati era lo stesso che lei e Davide avevano visto nella Torre dei Normanni, ma era completo. Mentre nel rudere vicino casa di Watanabe i vari particolari erano franati o sbiaditi (o, più probabilmente erano stati fatti franare e sbiadire), in questo erano ben visibili. Sulla sinistra, dietro i tre Difensori, era dipinta una casa bianca. Sulla destra, dietro gli Aggressori, si stagliava un manto verde che saliva fino a una piccola chiesa. E c’erano i papaveri. Tantissimi papaveri intorno ai due gruppi che si fronteggiavano. Era esattamente la scena che stava prendendo vita in quel momento.” Ovviamente non svelerò altro in quanto il libro va letto ed apprezzato per quello che vale. Se proprio si vuole cercare una microscopica imperfezione, a mio avviso, potrebbe essere solo nella parte in cui sta per avverarsi la profezia e a causa di ciò, c’è la necessità di far sgomberare la città. L’evacuazione si svolge in maniera civile, organizzata, tranquilla e incruenta, forse nella vita reale poco attuabile, ma considerando che questo libro è un romanzo, diciamo che il capitolo ci sta tutto. L’autrice scrive molto bene con un linguaggio moderno, chiaro, fluente e comprensibile e sa creare la giusta attesa, prima di ogni colpo di scena, per tenere inchiodato il lettore alla lettura. Su una immaginaria scala da uno a dieci il mio voto non può che essere dieci anche perché i romanzi di questo genere sono i miei preferiti e aggiungo che la fruibilità dell’opera è per tutti, adulti e ragazzi. Decisamente un lavoro da non perdere!
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