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Il terzo incomodo
di Ferruccio Mazzola
Pubblicato su SITO
Anno
2006-
Bradipolibri
Prezzo €
16,00-
196pp.
ISBN
9788888329277
Una recensione
di
Michele Messina
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Le sorpredenti verità di Ferruccio Mazzola
Ferruccio Mazzola è il fratello del più famoso Sandrino, ex centravanti dell’Inter degli anni 60 e uno dei protagonisti della nazionale messicana del 1970, ha pagato certamente più del fratello, il fatto di essere figlio del grande Valentino Mazzola, il grande fuoriclasse del Torino spentosi nella tragedia di Superga del 1949. Da poco tempo ha pubblicato un’opera autobiografica “Il terzo incomodo. Le pesanti verità di Ferruccio Mazzola”, a cura di Fabrizio Calza, editore Bradipolibri, euro 16,00. In 196 pagine racconta non soltanto la sua vicenda di calciatore, che lo portò a giocare nel ruolo di mezzala con alterne fortune nell’Inter Euromondiale di Helenio Herrera, nel Lecco, nel Venezia, nella Fiorentina e nella Lazio, vincendo lo scudetto da riserva nel 1973-74, chiudendo la carriera in serie C con il Sant’Angelo, ma mette anche in luce il suo rapporto con il padre famoso, che abbandonò la moglie e i figli per vivere con un’altra donna, sposandola all’estero, dato che in Italia era proibito il divorzio. Il mondo del calcio viene descritto nei suoi aspetti più veri come la morte di Giuliano Taccola , il centravanti della Roma scomparso nell’intervallo di una partita a Cagliari il 16 marzo 1969, il barone Liedholm perde molto della sua grandezza e Giorgio Chinaglia, centravanti della Lazio tricolore, nella quale Ferruccio Mazzola non giocò neppure un minuto, viene descritto come una persona da evitare ad ogni costo. Il libro tuttavia contiene una precisa accusa all’Inter di Helenio Herrera: il mago faceva ingerire ai suoi giocatori delle pillole misteriose, anfetamine, riservate soprattutto ai giocatori di riserva, usate come cavie per migliorare le prestazioni dei singoli. Qualcuno sputava le pillole subito dopo averle prese, il Mago si accorse di questo trucco e le disciolse nel caffé. A conferma della tesi di Ferruccio Mazzola, vi sono le tante morti misteriose che hanno colpito nel corso degli anni: Armando Picchi, il libero di quella squadra; Marcello Giusti, una riserva; Carlo Tagnin, il mediano che correva sempre senza fermarsi mai; Mauro Bicicli, un altro mediano; il portiere di riserva Ferdinando Miniussi; Enea Masiero, che giocò nell’Inter tra il 1955 e il 1964; Pino Longoni, costretto alla sedia a rotelle ed infine il presidente dell’Inter, che lo querelò per questo libro, Giacinto Facchetti. Ferruccio Mazzola accusato di diffamazione dall’Internazionale Football Club, è stato assolto e Massimo Moratti, che aveva chiesto mezzo milioni di euro di danni, è stato costretto a pagare 10 mila euro tra spese ed onorari. Questa cifra è stata pagata un anno dopo, dietro la minaccia di pignorare parte dell’incasso di una partita dell’Inter. Una nuova brutta caduta di stile di una società da sempre proclamatasi “società onesta” e ultimamente vincitrice di tanti trofei veri e di cartone.
Una recensione di Michele Messina
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