Primo libro di Beckett che leggo, ma, dal sottotitolo: “La nuova indagine del medico legale David Hunter”, si arguisce che il protagonista è parte di un ciclo narrativo ben consolidato. Infatti, indagando un po', si scopre che ci sono altri tre romanzi della serie dedicati al personaggio di Beckett e che hanno venduto ben oltre cinque milioni di copie nel mondo!
Hunter, antropologo forense, viene chiamato come consulente della polizia quando viene ritrovato un cadavere sepolto in un bosco. Molto tempo prima, un certo Jerome Monk, un serial killer feroce e dall’aspetto quasi animalesco, era stato arrestato per l’omicidio di due sorelle e di una ragazza alla quale pare appartengano le ossa appena ritrovate.
La squadra investigativa, composta da diversi elementi, si mette quindi al lavoro per cercare di scoprire dove possano essere anche le altre due vittime; viene contattato pure lo stesso serial killer il quale, però, pare incapace di ricordare dove le abbia sepolte.
L'intera ricerca non porta a nulla e ciascun membro della squadra torna alla propria vita.
Hunter torna dalla sua famiglia - moglie e figlia - ma, di lì a breve, una terrbile tragedia sconvolgerà la sua esistenza.
Quando poi Monk fugge di prigione, Sophie Keller, anche lei al tempo consulente del caso, ricontatta Hunter.
Hunter è dubbioso ma accetta comunque di incontrarla però, quando arriva a casa sua, la trova svenuta e ferita.
Da quel momento la narrazione cambia registro. Fra la paura del serial killer libero d’uccidere ancora e le tensioni che si creano fra i membri della squadra, comincia a delinearsi un disegno assolutamente inconsueto e denso di zone d'ombra.
Un thriller scritto con perizia, ricerca e abilità, ricco di colpi di scena e svolte inattese.
Da non perdere il finale ...