Un romanzo dal sapore esotico. Katherine, una donna americana, giunge nella Cina postmaoista per insegnare l’inglese ad un gruppo di adulti.
La sua presenza scatena qualcosa negli animi degli studenti, tutti indottrinati da Mao. Katherine simboleggia la libertà, la seduzione, una vita assolutamente agli antipodi rispetto alla loro. La donna, dal canto suo, fa amicizia con Zebra (una ragazza del gruppo di studenti) e vuole scrivere un libro sulla Cina, affascinata da sempre da questo paese.
Zebra continua a dirle che lei non capisce cosa significhi essere cinese. Lei che, da ragazzina, è stata una Guardia Rossa.
Testa di leone, amico di Zebra, s’innamora perdutamente di Katherine. Ma lei lo respinge.
Testa di leone, a sua volta, è amato da Fior di gelsomino. La ragazza fa di tutto per stare con lui e, per questo, subisce continue umiliazioni.
Le storie si intrecciano e si sovrappongono. Da una parte la sottomessa Fior di Gelsomino, dall’altra l’americana, libera, avventurosa Katherine, che pensa con la propria testa e segue il proprio cuore (o, almeno, crede di farlo). Poi abbiamo Zebra, che vuole soprattutto capire, essere libera.
Katherine decide perfino di adottare Piccola Lepre, una ragazzina muta che sta in un orfanotrofio e che, per il proprio handicap, viene derisa e picchiata dagli altri bambini. (Sullo sfondo, ma non troppo, il destino delle molte bambine che, considerate "prive di valore" vengono abbandonate ogni anno in Cina.)
Le cose, inevitabilmente, si complicano. Sia per Katherine, “il diavolo straniero”, che si ubriaca ad una festa e per questo perde il permesso di soggiorno, che per Zebra, che paga duramente il suo desiderio di libertà, e per Piccola Lepre, che si ammala gravemente alla vigilia della partenza.
Sulla copertina leggiamo: erotico. Drammatico. Commovente.
Un viaggio in un mondo lontano.
[“…mi resi conto che la mia vita era arrivata al punto che non avrei più rinunciato, anche se non fossi riuscita ad andare in America. Non avrei rinunciato. Era tutto quello che chiedevo a me stessa”.]