Fine turno è il terzo libro che vede come protagonista il detective in pensione Bill Hodges. (La trilogia è iniziata con Mr Mercedes e proseguita con Chi perde paga.)
Ritroviamo i personaggi che ci hanno accompagnato nei romanzi precedenti, tra cui il serial killer Brady Hartsfield, ora ricoverato in stato vegetativo dopo che la collaboratrice di Hodges, Holly Gibney l’ha colpito alla testa, impedendogli di compiere una strage.
In questo terzo romanzo, King torna alle atmosfere sovrannaturali che gli sono consone, perché, incredibilmente, Brady, nonostante le sue condizioni, riesce a uccidere. In qualche modo, induce in una sorta di trance le sue vittime, spingendole al suicidio, ha inoltre sviluppato la capacità di impossessarsi dei corpi del suo medico curante e dell’inserviente, così da usarli come automi quando deve uscire dalla camera.
Hodges lo sospetta, ma non riesce ad accettarlo, inoltre, la fretta preme sulle sue indagini, perché scopre di avere un tumore in stato terminale e sa che questo sarà il suo ultimo caso.
Come sempre, si tratta di un romanzo scritto con perizia e fantasia, da una mano che, nonostante gli anni trascorsi, non è affatto consumata. In appendice l'autore spiega come, nonostante Fine turno sia un’opera di fantasia, l’alto tasso di suicidi di cui si parla, è una realtà in America e nei tanti paesi dove i suoi libri vengono letti. Il numero per la prevenzione dei suicidi citato è davvero quello da utilizzare negli Stati Uniti: 1-800-273-8255. Mentre per l’Italia è: 199-284-284.
Come scrive l'autore: “Se vi saltano in testa idee del cacchio, per usare un termine caro a Holly Gibney, non esitate e contattarlo. Perché qualsiasi situazione può migliorare, se gliene darete l’occasione”.