La vittima perfetta
di Robert Bryndza
Pubblicato su SITO

Anno 2020- Newton e Compton Prezzo € 9,90- 373pp. ISBN 9788822740946 Una recensione di Miriam Ballerini

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Erika Foster, detective protagonista di questo romanzo, è una donna segnata dalla perdita del marito, vive sola e ha pochi amici, tra cui un patologo legale. Ho apprezzato molto le relazioni che si intrecciano nella storia, comprese quelle omosessuali, che aggiungono un tocco di autenticità, come un pizzico di sale che esalta una pietanza. Inserire diverse realtà in un romanzo è un modo potente per farle conoscere, e qui si fondono perfettamente con la trama.La vicenda si svolge in Inghilterra, durante un’estate soffocante. Tutto inizia con la morte di un medico, trovato senza vita nella sua casa. Inizialmente sembra un incidente, forse un gioco erotico finito in tragedia, e le indagini si concentrano sulla cerchia familiare e amicale della vittima per scavare più a fondo. Ma presto gli omicidi si moltiplicano: le vittime, tutte uomini, vengono drogate e soffocate con un sacchetto di plastica, seguendo lo stesso modus operandi.Nell’aria si diffonde l’ipotesi che il serial killer possa essere una donna, un sospetto che diventa certezza quando l’assassina, soprannominata “L’ombra della notte”, contatta direttamente Erika. Cerca un legame umano, un desiderio di essere compresa. Va oltre: si introduce in casa della detective, la segue, la tallona, proprio come fa con le sue vittime, pianificando ogni omicidio con meticolosa precisione.La killer è una donna segnata da profonde sofferenze, mossa da un desiderio di vendetta ma anche da un bisogno di empatia. Nel frattempo, Erika si muove in un ambiente lavorativo ostile, dove molti cercano di ostacolarla, di screditarla, di toglierle il caso. Ma lei, con tenacia, non si arrende e porta avanti l’indagine fino a risolverla.Ho amato questo romanzo soprattutto per la profondità psicologica con cui viene tratteggiata la serial killer: non un mostro, ma una vittima che, arrivata al limite, si ribella. L’unico spiraglio di umanità nella sua vita è un uomo sconosciuto con cui chatta su un sito, l’unico spazio in cui può essere se stessa, confidando il suo malessere e le sue oscure intenzioni, in una relazione sterile che è l’unico surrogato d’amore che riesce a rubare.

Una recensione di Miriam Ballerini

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