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I Inside The Old Year Dying
di PJ Harvey
Pubblicato su SITO
Anno
2023-
Partisan Records
Prezzo €
20-
Una recensione di
Cinzia Milite
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UN SOLO VOTO AMMESSO Riprova tra 24 ore
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Votanti:
513
Media
77.86%
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I Inside The Old Year Dying, l’ultimo album di Polly Jean Harvey, nota al pubblico come PJ Harvey, prende forma da sensazioni che talvolta s’insinuano nella maggior parte degli artisti e che preferirebbero ben volentieri ignorare. Si sentono smarriti e si chiedono se il futuro li condurrà su una strada ormai scolpita nella routine. L’arte quando invecchia? Come si prosegue? Nella sua prima intervista dell'anno, la Harvey ha svelato che la sua lunga assenza era dovuta principalmente all'incertezza sul percorso artistico da seguire. "Avevo bisogno di ritrovarmi, per donare nuova linfa alla mia immaginazione", ha confessato. Dopo aver concluso il tour per The Hope Six Demolition project, progetto del 2016, l'artista si è trovata a un bivio, incerta se continuare a scrivere un altro album da solista o divagare lasciando spazio agli altri suoi innumerevoli talenti . The Hope Six Demolition project si configurava come un concept album che sondava il panorama politico dell’epoca, approfondendo le tematiche tratteggiate nel maestoso album Let England Shake del 2011 (che le valse un secondo Mercury Prize). "Ok, mi sono occupata di questi temi per molto tempo", rifletteva Harvey in un comunicato stampa. "Voglio dedicare il resto della mia vita a fare sempre la stessa cosa?" Alla fine, invece di concentrarsi sulle nuove composizioni per un album, l’ecclettica Harvey ha intrapreso un nuovo percorso, dicandosi alla scrittura di poesie. Il poema epico Orlam, concepito nel 2022, in seguito è diventato il cuore del progetto musicale I Inside The Old Year Dying . Infatti, la traccia di apertura, "Prayer at the Gate ", è tratta dal primo capitolo del poema, ed è cantata nello stesso vernacolo rurale del Dorset (contea nel sud-ovest dell'Inghilterra, sua terra natia) usato nelle sue scritture. "Wyman, sono degno? / Dimmi la tua parola", canta Harvey, mostrando una delicatezza e una vulnerabilità che contrastano con il suo solito tono assertivo. Rispetto ai suoi ultimi due progetti, in I Inside The Old Year Dying si avverte una sensazione di beatitudine e serenità in PJH. La sua voce rimane il fulcro dell'album, e gli arrangiamenti drammatici faticano a prendere il sopravvento. Prodotto con i suoi collaboratori di sempre, John Parish e Flood, la Harvey ha creato l'album assemblando registrazioni dal vivo e incorporando suoni della foresta. In "Autumn Term", canta: "Gli alberi di frassino hanno dato le loro chiavi, ma nessuno mi libererà", suggerendo di sentirsi bloccata creativamente in un paesaggio sonoro inquietante, ossessionato dal suono di grida lontane. Nonostante I Inside The Old Year Dying esplori nuovi territori sia musicali che tematici, non manca di accontentare i fedeli fan di lunga data. La title track potrebbe tranquillamente trovare spazio nei suoi ultimi due dischi. Essa contiene testi che riflettono il processo di trasformazione: "Scivolo via dalla mia pelle da bambino / Attraverso la foresta volo", canta, ribadendo quanto sia necessario il cambiamento per andare avanti. La canzone di chiusura dell'album, "A Noiseless Noise ", è intrisa di grinta, ricordando le sue canzoni dal volume alto di Rid of Me con sfumature punk. Lo strato di ambiguità che pervade questo progetto è ciò che lo rende un vero album di PJ Harvey; solo PJH sarebbe in grado di collegare Cristo ad Elvis, come fa in "Lwonesome Tonight". I Inside The Old Year Dying nasce dal bisogno di novità, in cui la Harvey presenta una visione rivitalizzante dello scopo dell'arte al di fuori del suo significato letterale. Rivisitando Orlam, è riuscita a trovare una nuova direzione, liberandosi dal ciclo infinito che aveva interrotto la sua creatività. Sia nel suo poema epico che nel nuovo album, la Harvey esplora l'idea di distaccarsi dalle aspettative per abbracciare il cambiamento. Quest’album trasporta gli ascoltatori in un viaggio intensamente vivido, presentando un lato diverso del genio creativo di PJ Harvey e dimostrando che l'arte profonda non può cessare il suo cammino creativo. All'interno del vasto panorama discografico della Harvey (che conta attualmente dieci LP), I Inside The Old Year Dying rappresenta un nuovo capitolo e si rivela una delle migliori creazioni dell’artista.
Track listing: 1. "Prayer at the Gate" 2. "Autumn Term" 3. "Lwonesome Tonight" 4. "Seem an I" 5. "The Nether-edge" 6. "I Inside the Old Year Dying" 7. "All Souls" 8. "A Child's Question, August" 9. "I Inside the Old I Dying" 10. "August" 11. "A Child's Question, July" 12. "A Noiseless Noise"
Una recensione di Cinzia Milite
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