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XV ( CXLVIII )

Difficilis facilis, iucundus acerbus es idem:
nec tecum possum vivere, nec sine te.

Marco Valerio Marziale ( XII,46 )

Vorrei che fosse possibile
Assopirmi sul bianco tuo seno,
Lentamente scoprire i tuoi sogni
E carezzare il tuo viso.
Niente Niente potrebbe, allora,
Togliermi la gioia di vivere.
Infiniti sarebbero i giorni
Nel nostro cammino fino
Alla fine del tempo.

Corri corri, Valentina,

capelli d'oro e d' uvaspina

sorriso di perle e pelle di broccato

sospiri e lacrime per chi t'ha incontrato.

 

Cuori di vetro e di perline

sguardi veloci alle vetrine

sorrisi di nebbia senza promesse

e piccoli sogni e grandi scommesse.

 

Mi hai lasciato solo un’ombra sul cuore,
silenziosa e sottile,
ma ci dormirò.

R. Vecchioni


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