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XXII ( CLVII )
E io, oggi, capisco, ma vorrei solo sentire e che questo mio insonne dolore tacesse nel pieno, consapevole, silenzio della maturità.
E io vedo, ma vorrei credere e che ogni sospiro nel vento, fosse musica alle mie orecchie e mi sussurrasse di te.
Come se avessi ancora qui sulla mia la tua morbida pelle.
Ma ho solo il ricordo di una mano che mi sfiora e mi leva una lacrima da un inutile sorriso.
Ed un cielo di stelle lontane ed, ancora, il vento. (15/05/94)
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Leconte de Lisle |
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