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XIII ( CXXXVIII )
Sento forte un silenzio, leggero, dolce, quieto, che d'altra etą mi pare, e pił antica, e pił bella. Da un luogo lontano osservo la mano che di nero macchia la carta. E ogni incantevole dubbio vano ora diventa, qui nella nebbia tutto si stempera e lenta scorre la vita, nč pił ritorna alla mente l'inutile colore dei suoi occhi lontani.
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Verra' un giorno |
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