Giunta ormai al
sesto anno di attività Prospektiva,
rivista fondata da Andrea Giannasi,
si caratterizza nettamente nel panorama
delle riviste letterarie "da
libreria" per il formato "tascabile"
e la grafica asciutta ed essenziale.
Ma non fatevi ingannare, la rivista
presenta ad ogni uscita materiale
di elevatissimo livello ed autori
selezionati con cura, dentro e fuori
dal vasto parco autori della Prospettiva
Editrice, del cui gruppo editoriale
Prospektiva è, per così
dire, la voce ufficiale.
Sul sito www.prospektiva.it,
che vi invitiamo a visitare, si trovano
diverse sezioni interessanti, oltre
ai servizi classici quali forum, link
e mailing list, noi, qui, ci limitieremo
a citare la biblioteca di prospektiva
e la sezione interviste, con ospiti
come Bartolomeo Di Monaco, Chiara
Del Soldato, Andrea Malabaila, Daniela
Attilini, Daniele Gigli, Fabrizio
Pizzuto e Massimo Canetta.
UNA
QUESTIONE DI STILE
di Andrea Giannasi
Risvolti
di copertina pieni di elogi e soliloqui,
pronomi e aggettivi tirati giù
direttamente dalla Treccani e affibbiati
a chi il portafoglio lo apre con generosità.
Lucidi e filo refe, brossura e carta
telata, palatina, modigliani, uso
mano, taglio e rifilatura, e ancora
giù con mezza tipografia stipata
nel portabagagli e un vecchio computer
polveroso in tinello a far la guardia
a chi invia il manoscritto. E allora
si deve correre, così come
l'autore che scrive ed il poeta che
in una notte di ispirazione vomita
cinquanta (dico cinquanta poesie)
e ti domandi se Ungaretti, che impiegava
settimane a trovare un verbo, fosse
poi così bravo e intelligente.
Correre, sì, correre come matti
perché il libro è pronto
ed è un bestseller, che pochi
sanno cosa significa questa parola
in inglese, ma come molte cose straniere
ha quel fascino e allora si insegue
il successo. Il successo con tutte
le lettere maiuscole.
Prosciugare il conto e incontrarsi
al bar della stazione con l'editore
e accorgersi che il moccichino è
grigio e le scarpe lise, come un etiope
lasciato solo sull'Amba Alagi a far
la guardia al bunker del viceré.E
dentro quel bunker il segreto e l'editore
che ti stringe la mano forte e tu
lo guardi e vedi i soldi, il successo,
il mauriziocostanzoshow e tutte le
altre cose che avresti desiderato.
(...) Ma le risposte tardano, mentre
le rate arrivano puntuali, e allora
impaziente fuori dalla posta con l'ultimo
bollettino pagato, cerchi al telefono
lui l'editore e ti scopri solo con
il vigile che ti multa per divieto
di sosta, mentre in realtà,
dovrebbe multarti per ignoranza. Ma
non l'ignoranza che conosci grazie
all'amministratore del condomino,
bensì l'ignoranza latina, quella
della storia del passato, delle nostre
radici. Quella fatta di mancanza di
conoscenza, quella composta dal gesto
di ignorare qualcosa: appunto ignoranza
dettata dall'impreparazione. Ma non
puoi capire e forse non capirai mai
e allora continui a scrivere perché
quello che hai in trecento copie a
casa è un bestseller dimenticato
e scrivi. (...) Alla fermata del tram
tutti sono scrittori e i giornali
non servono più nemmeno ai
ciclisti che li mettevano sotto la
maglia per pararsi dal vento.
Nemmeno la bicicletta è più
buona per fare storie. Ora si viaggia
in internet. Altro che pioggia e salite.
Ora si corregge al correttore automatico
e ci si fida del vocabolario di billgates
che fa capricci, ma che deve essere
per forza di cose buono, come i vecchi
vocabolari che infilavi nello zaino
e portavi a scuola una volta la settimana.
(...)
Finiremo tutti così in fila
al consultorio a parlare dei nostri
guai e dei nostri malanni e quando
l'infermiera chiederà il mestiere
tutti a dire scrittore, editore, mentre
lei scriverà solo una parola:
ignorante. Ma non nel senso cattivo.
Lei ha una villetta in periferia.
Lei ha studiato e legge Fante e Fenoglio,
perché non la tradiscono mai.
Lei balla il tango e non è
bella, ma sa esserlo con chi la guarda
diritta degli occhi.
Scriverà ignorante solo perché
tutta quella gente in fila ignora
e non sa nulla. Non sa nulla e non
vuole sapere nulla.
Finiremo tutti così tra quattro
scatoloni bifamiliari a passarci la
birra e recitare l'ultima poesia scritta
sulle cartine per le cicche. A contare
le pulci e far le gare a perdere i
denti.
O forse no. Forse finiremo oltre,
oltre la villetta dell'infermiera,
oltre il bunker dell'etiope, che ora
dorme in pace perché nessuno
lo cerca più lassù sull'Amba
sperduta.
Andremo oltre.
Ed io che sono editore vi invito a
vedere dove. E non sarà solo
una questione di stile. A.G.
Dove
si può acquistare Prospektiva?
Prospektiva
è in vendita in tutte
le librerie del circuito Feltrinelli,
se non la trovaste potete ordinarne
una copia. In alternativa è
possibile sottoscrivere un abbonamento
annuale versando 42 euro (per
sei numeri) sul conto corrente
postale 11507530 intestato a
Giannasi Andrea Editore e spedire
la ricevuta di versamento a
Prospektiva - Via Terme di Traiano,
25 00053 Civitavecchia (Roma).
I
numeri arretrati, al costo di
7 euro cad. possono essere richiesti
inviando un fax allo 0766 23598
o a mezzo posta ordinaria, allegando
una fotocopia della ricevuta
del versamento effettuato sul
ccp 11507530 intestato come
sopra.
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L
A S C H E D A
Prospektiva
Rivista letteraria fondata
a Siena nel 1999
Ultimo
numero uscito:
Anno VI n. 25
Tiratura
(ultimo numero):
850 copie
Direttore
editoriale
Fausto Tanzarella
Direttore responsabile:
Andrea Giannasi
Segreteria
di redazione:
Francesca Patti
Caporedattore:
Alessio Duranti
Redazione:
Augusto Pucci, Vincenzo Tarkowski,
Selena Delfino, Rita D'Amario, Paolo
Orlandini, Piergiorgio Leaci, Rossano
Trentin
Direzione:
Prospektiva
Via Terme di Traiano 25
00053 Civitavecchia ROMA
Redazione:
Via Dario Neri, 53
53100 SIENA
Registrazioni:
Tribunale di Siena 675 del 23 aprile
1999
Tribunale di Civitavecchia 4 del 8
maggio 2002
La
rivista è edita dalla Prospettiva
Editrice
Numero ISBN 88 - 7418
Internet:
www.prospektiva.it
E-mail: prospektiva@iol.it
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