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I grandi classici
della letteratura mondiale
In questa sezione, a lungo meditata e tardivamente realizzata, inseriremo in ordine sparso e senza alcun criterio apparente (in fondo siamo babelici per definizione) romanzi, racconti e poesie provenienti da ogni parte del mondo e facenti parte di quella galassia sterminata che prende il nome quantomai inesatto di "Classici".
Cosa sia "classico" è difficile a dirsi, così come è sempre difficile definire qualsiasi cosa. Ogni volta che ci provo mi torna in mente il bipede implume di Diogene, per cui, a scanso di equivoci e per non innescare polemiche fra saggi e critici - non appartenendo io né all'uno ne all'altro gruppo ma solo, assai più modestamente, a quello degli anonimi lettori - mi limiterò a darne una mia personale (credo) non definizione: classico è ciò che rimane, quando l'impietoso trascorrere degli anni ha cancellato tutto il resto. Tutto ciò che non era strettamente necessario.
Questo, ne sono consapevole, può avvenire per molteplici motivi, a volte, persino, per motivi che non hanno molto a che fare con il valore intrinseco di un'opera letteraria - ma, se anche fosse, come si valuta un'opera letteraria? - tuttavia è l'unica definizione ampia a sufficienza da riunire nello stesso insieme l'Odissea ed il Pinocchio di Collodi, l'Isola del tesoro di Stevenson ed il Viaggio al centro della terra di Verne.
Per cui, esatta o meno, soddisfa le nostre necessità e ce la faremo bastare.
L'elenco di testi che troverete qui di seguito è lacunoso, impreciso, arbitrario.
Il materiale incompleto (nei fatti, oltre che per definizione).
Non vi è un criterio nè di esclusione nè di inclusione. E, se una logica c'è (perchè forse è inevitabile che ci sia) essa è probabilmente inconscia e quindi analizzabili solo dall'esterno e, per forza di cose, ignota allo scrivente.
Ma Progetto Babele non è un ipermercato, è una modesta bottega artigianale, dove ogni testo, ogni traduzione, ogni commento, viene compilato da appassionati, volontari, sognatori, amanuensi. Curiosi esemplari umani che dedicano briciole del proprio tempo (prezioso e scarso) a raccogliere sogni polverosi, parole scritte da altre mani in altri tempi.
Ed a volte, persino, provano a ridar loro voce.
Fate conto di aver trovato un vecchio scaffale polveroso tra le rovine di una casa abbandonata e (forse) stregata. Se riuscite ad emozionarvi immaginando di aprire quei tomi dimenticati e rosi dal tempo, allora siete nel posto giusto, e potete continuare a leggere...
I testi presentati in questa sezione sono liberamente scaricabili in formato EPUB, PDF o TXT.
“I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…» Questo avviene almeno tra quelle persone che si suppongono «di vaste letture»; non vale per la gioventù, età in cui l’incontro col mondo, e coi classici come parte del mondo, vale proprio in quanto primo incontro. Il prefisso iterativo davanti al verbo «leggere» può essere una piccola ipocrisia da parte di quanti si vergognano d’ammettere di non aver letto un libro famoso. Per rassicurarli basterà osservare che per vaste che possano essere le letture «di formazione» d’un individuo, resta sempre un numero enorme d’opere fondamentali che uno non ha letto…”
[Italo Calvino, Perchè leggere i classici]
I GRANDI CLASSICI |
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Il vecchio della montagna (1900)
di Grazia Deledda
“Il vecchio della montagna”, pubblicato a puntate sulla rivista “Nuova Antologia” nel 1899 e raccolto in volume l’anno successivo, è un romanzo solo apparentemente minore che segna lo spartiacque tra le sperimentazioni giovanili e la maturità letteraria dell’autrice.
Incentrata sulla relazione passionale e coinvolgente tra Melchiorre Carta e sua cugina Paska, la storia ruota attorno a pochi personaggi alla cui drammatica vicenda fanno da sfondo le aspre montagne che circondano Nuoro.
«Melchiorre Carta saliva la montagna, ritornando al suo ovile. Era un giovane pastore biondastro, di piccola statura; una ruga gli si disegnava fra le sopracciglia folte e nere, che spiccavano nel fosco giallore del suo volto contornato da un(...) (Marco R. Capelli)
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Capitolo 01
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Melchiorre Carta saliva la montagna, ritornando al suo ovile.
Era un giovane pastore biondastro, di piccola statura; una ruga gli si disegnava fra le sopraccig... (continua)
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Capitolo 02
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Un po' giù dalla radura, sotto le roccie dalle quali scaturiva un filo d'acqua, Melchiorre aveva pazientemente formato un piccolo orto e una rozza vasca di pietre. Piante ... (continua)
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Capitolo 03
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Melchiorre attraversò a passi rapidi ed agili la radura, fermandosi nel sentiero accanto alla chiesa, dietro un tronco d'elce biforcuto che gli permetteva di assistere, no... (continua)
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Capitolo 04
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Grande e sanguigno il sole sorgeva dal mare lontano quando squillò il campanello della messa. Tutto taceva nella nitida frescura del mattino, sotto il cielo puro e chiaro:... (continua)
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Capitolo 05
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Affrettarono il passo per paura che Melchiorre fosse già ritornato. Ma solo il cane vigilava le capre dall'alto d'una roccia, e vedendoli volse la testa, ma non si mosse. ... (continua)
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Capitolo 06
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
I rimanenti giorni d'agosto passarono sereni e tranquilli.
Fermo nel suo proposito, Melchiorre s'acquietò nella rassegnazione amara di chi tutto ha... (continua)
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Capitolo 07
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Ma né l'indomani né poi Melchiorre gli rivolse parole di rimprovero. Venne e passò il settembre, venne e s'inoltrò l'ottobre. A giorni imperversava il... (continua)
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Capitolo 08
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Zia Bisaccia preparava la salsa sciogliendo la poltiglia delle noci entro una conculina di creta rossa. Con una mestola di legno traeva l'acqua bollente dal paiolino e la versava... (continua)
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Capitolo 09
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Quando giunse all'ovile i padroni si disponevano alla partenza; Melchiorre spiava il suo arrivo, già incollerito per il ritardo.
«Potevi atten... (continua)
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Capitolo 10
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Tornò la primavera. L'erba cresceva foltissima sui pianori, le siepi fiorite di biancospino parevano ancora coperte di neve; sotto il bosco si sentiva l'umida fragranza de... (continua)
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Capitolo 11
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Nella grotta zio Pietro attendeva inquieto. Anche lassù la notte era limpida, e i boschi taciti sotto il cristallo argenteo del cielo; ma il gelo si diffondeva coi raggi d... (continua)
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L'incendio nell'oliveto (1918)
di Grazia Deledda
Pubblicato nel 1917, L'incendio nell'oliveto è uno dei romanzi più famosi e meglio riusciti di Grazia Deledda (1871-1936).
In esso si ritrovano tutti i temi tipici della sua produzione (e della corrente verista cui spesso viene associata): l'amore giovanile (o adolescenziale) che si scontra con una realtà dura e priva di alternative, la lotta per il possesso ed il denaro (Gioele e Annarosa), il desiderio cieco e spasmodico di mantenere o acquisire uno stato sociale. Tutt'attorno si aggirano i discendenti decaduti di una (un tempo) dignitosa stirpe pastorale, contraddittori, malfermi, resi inquieti dal desiderio bruciante di far parte di un mondo in cui non si riconoscono e che non li riconosce. Verista nella sua impostazione di base, il romanzo si (...) (Marco R. Capelli)
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Capitolo 01
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Dalla scranna antica che il lungo uso aveva sfondato e sbiadito, era ancora lei, la nonna Agostina Marini, quasi ottantenne e impotente a muoversi, che dominava sulla c... (continua)
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Capitolo 02
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Zio Juanniccu tornò più presto del solito, quella sera. Con tanto freddo, non aveva che la giacca leggera, tutta abbottonata, col risvolto unto tirato sul... (continua)
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Capitolo 03
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
La malattia della parente fu lunga. Nina andava e veniva, e quando la malata si aggravava, passava la notte presso di lei: nei primi giorni pareva quasi si divertisse, ... (continua)
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Capitolo 04
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
La prima a sentire lo spiro di zia Paschedda Mura fu la nonna; sette rintocchi lenti, gravi e profondi come colpi di martello, suonati dopo lo squillo lieve fresco della ... (continua)
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Capitolo 05
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Si era verso Pasqua e la domanda di Stefano non arrivava ancora. Neppure zio Predu, dopo una breve visita cerimoniosa di ringraziamento per le gentilezze ricevute, non ... (continua)
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Capitolo 06
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Qui cominciò il dramma della nonna.
Né quella sera, né nei giorni seguenti ella parlò con nessuno del suo colloquio col figlio; ma alla notte non dormiva e di giorno... (continua)
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Capitolo 07
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
La domenica, dunque, si annunziò come un giorno di grande festa per tutti.
Era di maggio, il giorno di Pentecoste. Già dall'alba le campane suonavano, e un usignolo era venuto fi... (continua)
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Capitolo 08
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Padre e figlio se ne tornavano a casa silenziosi, un po' discosti l'uno dall'altro, nelle strade buie, deserte. Era una notte tiepida, stellata, già estiva. Un canto corale, lontano, che ... (continua)
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Capitolo 09
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Anche Annarosa cercava di risolvere il problema. Eccola di nuovo seduta sul suo letticciuolo basso, come la notte della lettera di Gioele. Fino all'ultimo momento ha recitato anche lei coraggios... (continua)
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Capitolo 10
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Poi anche lei risalì, piano piano, e andò a mettersi al solito posto accanto alla nonna. Vedeva di là in cucina Mikedda che rifriggeva per la cena gli avanzi del banchetto d... (continua)
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Capitolo 11
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Agostino tornò presto, la mattina dopo. Il chiarore arancione del sole che sorgeva sui monti penetrava, attraverso le finestre sull'orto, fino alla stanza da pranzo; ma pareva una luce tr... (continua)
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Capitolo 12
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
E quando ci fu chiusa dentro, Mikedda andò a sedersi sulla pietra accanto alla porta, dove usava passare le sue ore la prima moglie del contadino: là anche lei avrebbe passato le s... (continua)
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Capitolo 13
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
D'improvviso fu bussato forte al portoncino. Mikedda guardò con terrore, poi tese la mano tentando istintivamente di fermar l'uomo che s'era subito alzato e andava ad aprire.
App... (continua)
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Capitolo 14
di Grazia Deledda
Letto da C.Caria
Ma il viso della nonna restava implacabile, pallido nel cerchio della cuffia nera, con un filo di luce fra palpebra e palpebra.
"Nonna, nonna", riprese Annarosa, con una speci... (continua)
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L'isola del tesoro (1883)
di Robert Louis Stevenson
L´isola del tesoro (Treasure Island, 1883), di Robert Louis Stevenson, è uno dei più celebri romanzi per ragazzi di tutti i tempi e fu pubblicato per la prima volta a puntate nella rivista Young Folks negli anni 1881-1882 con il titolo di Sea Cook, or Treasure Island ("Il cuoco di bordo ovvero l´isola del tesoro").(...) (Marco R. Capelli)
Attenzione, libro in fase di completamento. I capitoli mancanti saranno aggiunti a breve.
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Capitolo 1
di Robert Louis Stevenson
Letto da Marco R. Capelli
Capitolo I, dove si fa conoscenza con il giovane Jim, il Dottor David Livesey ed uno strano ospite si presenta alla porta dell´"Ammiraglio Benbow".
Pre... (continua)
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Le tigri di Mompracem (1884)
di Emilio Salgari
Le tigri di Mompracem apparve per la prima volta a puntate sulla rivista La Nuova Arena di Verona, fra la fine del 1883 e i primi mesi del 1884, con il titolo La tigre della Malesia, per poi esser pubblicato in volume nel 1900 con il titolo definitivo. E il primo volume del "ciclo indo-malese" di Salgari, che ha per protagonista Sandokan, nobile spodestato dall'usurpatore inglese e diventato, per questo, un sanguinario pirata soprannominato “La Tigre della Malesia”.(...) (Marco R. Capelli)
Attenzione, libro in fase di completamento. I capitoli mancanti saranno aggiunti a breve.
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Capitolo 1 - Sandokan e Yanez
di Emilio Salgari
Letto da Marco R. Capelli
La notte del 20 dicembre 1849 un uragano violentissimo imperversava sopra Mompracem, isola selvaggia, di fama sinistra, covo di formidabili pirati, situata nel mare della Malesia, a poche centinaia di... (continua)
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Capitolo 2 - Ferocia e generosita
di Emilio Salgari
Letto da Marco R. Capelli
All'indomani qualche ora dopo che il sole era sorto, Sandokan usciva dalla capanna, pronto a compiere l'ardita impresa. Era abbigliato da guerra: aveva calzato lunghi stivali di pelle rossa, il su... (continua)
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Capitolo 3 - L'incrociatore
di Emilio Salgari
Letto da Marco R. Capelli
Abbandonata la disalberata e sdruscita giunca, la quale però non correva pericolo di affondare, almeno pel momento, i due legni da preda ripresero la corsa verso Labuan, l'isola abitata da quel... (continua)
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Capitolo 4 - Tigri e leopardi
di Emilio Salgari
Letto da Marco R. Capelli
In meno di dieci minuti, i due pirati giunsero sulla riva del fiumicello. Tutti i loro uomini erano saliti a bordo dei prahos e stavano abbassando le vele essendo il vento caduto. — C... (continua)
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Capitolo 5 - Fuga e Delirio
di Emilio Salgari
Letto da Marco R. Capelli
Un tale uomo dotato di una forza così prodigiosa, di una energia così straordinaria e di un coraggio così grande, non doveva morire. Infatti, mentre il piroscafo proseguiva la... (continua)
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Capitolo 6 - La perla di Labuan
di Emilio Salgari
Letto da Marco R. Capelli
Quando tornò in sé, con sua grande sorpresa, non si trovava più nella piccola prateria che aveva attraversata durante la notte, bensì in una spaziosa camera tappezzata di c... (continua)
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Viaggio al centro della terra (1864)
di Jules Verne
Viaggio al centro della Terra (Voyage au centre de la Terre) è un romanzo scientifico avventuroso di Jules Verne pubblicato per la prima volta nel 1864.(...) (Marco R. Capelli)
Attenzione, libro in fase di completamento. I capitoli mancanti saranno aggiunti a breve.
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Capitolo 1
di Jules Verne
Letto da Gabriel Capelli
Viaggio al centro della Terra (Voyage au centre de la Terre) è un romanzo scientifico avventuroso di Jules Verne pubblicato per la prima volta nel 1864.
Capitolo I, ... (continua)
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Capitolo 2
di Jules Verne
Letto da Gabriel Capelli
Ce cabinet était un véritable musée. Tous les échantillons du règne minéral s'y trouvaient étiquetés avec l'ordre le plus parfait, suivant le... (continua)
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Nota: chi volesse contribuire a questa rubrica inviando:
traduzioni inedite, testi fuori copyright
(autori morti da almeno settanta anni, secondo la legge italiana) o audioletture,
può farlo scrivendo in redazione.
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