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L’eredità del drammaturgo norvegese nel centenario della scomparsa
Per il suo atteggiamento moralistico lo chiamano il “Moliere tragico”, per l’innovazione delle forme teatrali è accostato a Luigi Pirandello. In realtà Henrik Ibsen è il precursore del teatro moderno, il personaggio che infrange sulla scena numerosi tabù. E quest’anno che ricade il centenario della scomparsa, avvenuta il 23 maggio del 1906, lo stato norvegese, attraverso il ministero della cultura, ha deciso di sottolineare questo avvenimento attraverso numerose manifestazioni a livello mondiale al fine di rimarcare l’importanza dell’eredità lasciata dal drammaturgo di Oslo. «Siamo lieti di presentare questa fantastica serie di eventi – ha sottolineato -Bentein Beardson, direttore di “Ibsen 2006” – che avranno luogo in tutti gli angoli della terra nel corso dell’anno. Il 2006 celebrerà la posizione che Ibsen occupa nel teatro mondiale e ci auguriamo che sarà anche un arricchimento ed un’ispirazione per una nuova generazione di cittadini del mondo». Lo scrittore norvegese fu uno dei personaggi chiave della moderna svolta intellettuale europea. La sua opera, infatti, conserva ancora l’attualità e il realismo di una società e della sue contraddizioni. Ventisei opere teatrali e una raccolta di poesie portano in scena la vita di tutti i giorni, la quotidianità mai falsata. Gli uomini e le donne creati da Ibsen sono pronti a sacrificare tutto pur di esprimere la propria personalità e gridare al mondo che “si esiste per vivere” Il drammaturgo Ibsen ebbe il pregio di essere un grande innovatore della scena europea attuando una sinergia tra realismo e moralità. Le sue tragedie di natura pessimista analizzano le problematiche interiori, familiari e coniugali. Di volta in volta il teatro di Ibsen è stato definito naturalista, simbolista, anarchico per via della lotta contro i pregiudizi, le falsità, le menzogne che la società attraverso le istituzioni porta avanti. Nei suoi drammi ha cercato, così, di mettere in luce come l’uso del potere distogliesse l’uomo dalla verità e dalla libertà. Il drammaturgo diventa filosofo nel momento in cui rivendica l’emancipazione, l’autorealizzazione e la libertà personale quali pilastri della società. E proprio nel dramma I pilastri della società (1877), questi valori vengono esaltati dal protagonista Hessel come imprescindibili da sé. Ma Ibsen scatenò anche forti controversie, tanto da essere definito “autore scandaloso” perché mette sotto accusa colonne portanti della società come il matrimonio ed il cristianesimo (Spettri, 1881), facendo riferimento a tabù classici quali l’incesto, le malattie veneree e l’eutanasia, temi mai affrontati in passato in modo così esplicito. Ibsen ha giocato un ruolo importante per il movimento di liberazione della donna con l’opera più rappresentata al mondo: il dramma in tre atti del 1879 Casa di bambola in cui la protagonista Nora, giovane madre e moglie accorta, per salvare il marito da una malattia mente consapevolmente convinta che il marito le perdonerà il suo gesto che lei considera un atto d’amore. Ma non sarà così, schiacciato da un perbenismo che fa a pugni con ciò che il cuore comanda.Questi ad altri drammi saranno riproposti per tutto il 2006 dalle migliori compagnie teatrali di tutto il mondo. Il programma dei festeggiamenti è ampio e universale. La parte norvegese è ideata e coordinata dal Comitato Nazionale a favore delle iniziative su Ibsen, mentre quella relativa all’estero viene curata dal Ministero degli Esteri in collaborazione con lo stesso Comitato.
Caterina Provenzano, nata a Paola (Cs) oggi vive a lavora a Gioia Tauro (Rc). È giornalista pubblicista e docente di Lettere. Ha scritto diversi saggi. Critico letterario e artistico, svolge un’intensa attività culturale. Nel 2006 è stata insignita del Premio Calabria-America per la sezione “Cultura e giornalismo”.
A cura di Caterina Provenzano
Recensioni ed articoli relativi a
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(0) Henrik Ibsen e la società delle contraddizioni a cura di Caterina Provenzano - ARTICOLO
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(1) Il Dottor Zivago, un capolavoro e tante polemiche a cura di Caterina Provenzano - ARTICOLO (2) Henrik Ibsen e la società delle contraddizioni a cura di Caterina Provenzano - ARTICOLO
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