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13/02/2022
PB Presenta Il vecchio della montagna di Grazia Deledda - Letto da Carmelo Caria
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“Il vecchio della montagna”, pubblicato a puntate sulla rivista “Nuova Antologia” nel 1899 e raccolto in volume l’anno successivo, è un romanzo solo apparentemente minore che segna lo spartiacque tra le sperimentazioni giovanili e la maturità letteraria dell’autrice.
Incentrata sulla relazione passionale e coinvolgente tra Melchiorre Carta e sua cugina Paska, la storia ruota attorno a pochi personaggi alla cui drammatica vicenda fanno da sfondo le aspre montagne che circondano Nuoro.
«Melchiorre Carta saliva la montagna, ritornando al suo ovile. Era un giovane pastore biondastro, di piccola statura; una ruga gli si disegnava fra le sopracciglia folte e nere, che spiccavano nel fosco giallore del suo volto contornato da una rada barbetta rossiccia. Anche la sopragiacca di cuoio del suo costume era giallognola, e il cavallino che egli montava era rossastro, tozzo, angoloso e pensieroso come il suo padrone. Melchiorre era un giovine di buoni costumi e d'ottima fama; molto spensierato ed allegro non lo era mai stato, ma da qualche tempo si mostrava più taciturno del solito, e si sentiva quasi malvagio, perché sua cugina Paska lo aveva abbandonato alla vigilia delle loro nozze. E senza motivo! Così, solo perché ella si era improvvisamente accorta di essere graziosa e corteggiata anche da giovani signori.»
Il numero limitato dei personaggi gioca decisamente a favore della loro caratterizzazione psicologica; ne emerge un mondo nitido e ben definito, in cui la durezza della natura (ricorrenti sono gli accenni all’orrore dei dirupi ed all’asperità delle vette) e la lontananza dalla vita sociale lasciano emergere un universo interiore governato da leggi arcaiche e impulsi ancestrali. (...)
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