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Seduto ai piedi
d'una vecchia quercia
le rughe sul volto
raccontano il tempo
trascorso sui monti .
Chissà da quant'anni
ha vissuto quassù
dove gli alberi baciano il cielo
ed il sole è vicino ,
Dio il suo compagno più caro
l'amico al quale affidare
monologhi lunghi , preghiere .
Il vecchio oggi è triste ,
i figli lontani hanno scritto
che non torneranno a Natale ,
beffardo un canto d'uccelli
gli fa ricordare
la sua solitudine
stanca .
Vorrebbe fermare
il vento
che soffia
sui lunghi capelli
di neve .
Vorrebbe gridare
agli alberi antichi
che sente dolore
ma resta di pieta
là immobile .
Per la prima volta
ha paura.
©
Luciano Somma
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