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Joseph
Sheridan Le Fanu, il fascino del mistero
A cura di Laura Landi (DA PB11)
Joseph
Sheridan Le Fanu nasce a Dublino il 28 Agosto
1814 da una famiglia d'origine francese ed ugonotta,
che in seguito alla revoca dell'editto di Nantes
si stabilì in Irlanda agli inizi del
settecento. Trascorre la sua infanzia tra il
villaggio di Chapelizod ed Abington (Dublino),
a stretto contatto con il mondo contadino irlandese,
ricco di folklore e superstizione, da cui non
può fare a meno di rimanere affascinato,
conservando tale passione anche in età
adulta, come risulta dai suoi scritti. Nel 1832
Le Fanu si iscrive al Trinity College, dove
si laurea in giurisprudenza, e dove pubblica
nel " Dublin University Magazine"
il racconto " The Ghost and the Bonesetter".
In questa rivista i suoi racconti continueranno
ad uscire fino al 1839, anno in cui si laureerà.
All'avvocatura, preferisce però il mestiere
di scrittore, dedicandosi al giornalismo e divenendo
editore. Nel 1844 si sposa con Susan Bennet,
figlia di un avvocato di Dublino, che morì
dopo soli 14 anni di matrimonio. Dopo la morte
della moglie, Le Fanu si ritira sempre più
dalla vita sociale, dedicandosi alla letteratura,
a tal punto da meritarsi il soprannome di "
The Invisible Prince " (Principe Invisibile).
Amava scrivere in particolar modo nelle ore
buie della notte, a lume di candela e sottraendo
alla notte stessa gli incubi del suo mancato
sonno. I suoi racconti narrano le gesta di spettri
che vivono in antichi e solitari castelli, di
animali fatati e creature fantastiche, diventando
così noto per le sue ghost stories. Poco
prima di morire, pubblica le raccolte di racconti
" Chronicles of golden Friars " (1871)
e " In a Glass Darkly" (1872). Morì
a Dublino il 7 Febbraio 1873. Usciranno postumi
" The Purcell Papers" e " Madame
Crowl's Ghost and Other Tales of Mistery ",
che raccolgono i racconti pubblicati solo su
rivista. La fama di Le Fanu va oggi attribuita
ai suoi racconti piuttosto che ai suoi romanzi
storici.
L''opera maggiore di questo solitario
scrittore notturno è senza dubbio la
celebre "Carmilla", racconto contenuto
nella raccolta "In a Glass Darkly".
Il racconto narra di una inquietante donna-vampiro,
bellissima aristocratica seduttrice, ma allo
stesso tempo fragile e dolce, estenuata dal
misterioso segreto che la segue. E' un personaggio
algido, minuziosamente erotico, forse leggermente
scandalistico per il suo tempo (gli atteggiamenti
lesbici di Carmilla nei confronti di Laura ne
sono, seppur in modo delicato, segno evidente).
Carmilla (o Mircalla) ci si presenta come una
creatura lunare che sceglie la notte per le
sue macabre azioni, ma non si tratta del solito
vampiro che odia la luce del sole, orribile
e tenebroso (come siamo abituati a vedere nella
maggior parte delle riprese cinematografiche),
ma di una vampira che ama il giorno e le belle
passeggiate, dai movimenti sinuosi ed aristocratici,
che si sfamerà di bellezza fino a perirne.
Fa il suo ingresso in un castello della Stiria
(ma la vera apparizione avvenne anni prima nella
stanza dei bambini dove riposava Laura) e viene
descritta come una donna di non indifferente
bellezza, dal viso candido (candore molto probabilmente
dovuto al fatto che la contessa Carmilla (o
Mircalla) Karnestein era morta nel 1698) e vestita
di bei abiti. Aristocratica e lussuriosa, Carmilla
seleziona le sue vittime: mentre dei braccianti
si nutre solo per non morire, è con vero
piacere che si sfama del sangue dei ricchi.
Laura, per esempio, benché non enormemente
ricca, vive in un castello con una modesta rendita.
Sarà lei l'ultima vittima di una lunga
serie: Laura, benestante e impacciata, è
il personaggio ideale per condividere momenti
di vera lussuria fatti di dolci carezze, languidi
baci e flebile passione. Quando capisce che
la fine è vicina, Carmilla trova rifugio
in una bara, immersa da sette pollici di sangue,
fra le tombe e le ragnatele, nella cappella
gotica in cui dimorano le salme della dinastia
Karnestein. In questa storia entra a far parte
anche uno dei personaggi più famosi di
Joseph Sheridan Le Fanu, ovvero il dottor Hesselius,
un borghese a caccia di vampiri, che sarà
presente anche in altri racconti. La pena che
egli suggerisce per un'aristocratica creatura,
quale Carmilla, sarà il taglio della
testa. Spunto da questo racconto lo prese Bram
Stoker per il suo Dracula, riprendendo l'idea
del vampiro seduttore. Portato sullo schermo
da Roger Vadim (1960) nel film " Il sangue
e la rosa", Carmilla perde una parte del
suo fascino per le libertà che il regista
si prende nella trasposizione.
Altro racconto breve abbastanza famoso è
" Il gatto di Drumgunniol ", la storia
del gatto bianco, presagio di morte, che perseguitava
la famiglia Donovan. Maledizione che cadde sulla
famiglia a causa di Connor Donovan, che abusò
di Ellen Coleman, bellissima ragazza, con la
promessa di sposarla. Promessa che venne meno,
in quanto esso si invaghì poco dopo di
un'altra donna molto più facoltosa e
la sposò incurante del dolore che attanagliava
la povera Ellen, fino a condurla alla morte,
da cui il lato romantico della storia, che permette
anche di scoprire molti dei misteri legati a
questo animale malefico.
Tra i romanzi di Le Fanu, i più famosi
sono "Uncle Silas" (Zio Silas), la
storia di Maud, orfana che viene lasciata ad
un misterioso zio paterno dal passato criminale;
più che un horror questo potrebbe "catalogarsi"
tra i thriller; e " The House by the Churchyard"
(La casa presso il Cimitero), un mix tra romanzo,
mistero e giallo, ambientato a Chapelizod, un
luogo dove non mancano brividi vagamente soprannaturali.
© Laura Landi - laly79.79@libero.it
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