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La Chiave di Cristallo
di Antonio Mosca
Pubblicato su SITO
Anno
2012-
CreateSpace
Prezzo €
18-
258pp.
(fuori collana) ISBN
8827819525
Una recensione di
Peter Patti
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Votanti:
926
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83.06%
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Una Porta. Un Mistero lungo 333 anni. Una Chiave. La Chiave di Cristallo è un thriller storico. Le vicende si svolgono in parallelo nella Roma contemporanea e in quella, misteriosa ed esoterica, degli ultimi decenni del 1600, svelando inquietanti analogie fino al sorprendente colpo di scena finale. Roma, 2013: un uomo si ritrova, privo di memoria, a Castel Sant Angelo. Nel pugno stringe una chiave di cristallo. Ha visioni di eventi risalenti al XVII secolo che riguardano la vita di Francesco Borri, un medico e alchimista all epoca famoso in tutta Europa. Nel tentativo di comprendere cosa gli stia succedendo, cade vittima delle macchinazioni di una confraternita segreta. Roma, 1680: Francesco Borri è prigioniero nelle segrete di Castel Sant Angelo. Sul suo capo pende una condanna a morte per eresia. Per tentare di salvarsi, è costretto a riprendere le ricerche alchemiche, da tempo abbandonate: gli è stata promessa la libertà se riuscirà a ottenere i risultati che Cristina, regina di Svezia e preferita degli ultimi tre Papi, si aspetta per finanziare la creazione di un Impero mondiale. Ricordi, premonizioni, sogni e realtà si sovrappongono, si fondono e si alimentano a vicenda in un accurato affresco degli ambienti romani del XVII secolo e dei più celebri personaggi che caratterizzarono un epoca in bilico tra arretratezza e modernità, con l alchimia a fare da ponte tra antiche profezie e scienza moderna.
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Che romanzo stupendo! Degno di Eco, di Saramago...
Antonio Mosca ha prodotto un film letterario.
La Chiave di Cristallo si legge come un sogno, pur basandosi su una affascinante figura storica realmente esistita: quella di Giuseppe Francesco Borri, alchimista e avventuriero e forse anche un po’ imbroglione del Diciassettesimo Secolo, una sorta di antesignano di tutti i cagliostro e casanova.
Ambientato in una Roma recondita-ma-non-troppo, in quello strato della caput mundi piena di segreti e sotto gli occhi di tutti ma che pochi sanno scrutare con attenzione, La Chiave di Cristallo è un’opera che salta tra passato e presente, intriga, riesce a interessare...
Tutto ha inizio nel nostro tempo, con il protagonista che si scopre in possesso di un oggetto strano e mirifico (quello del titolo), nonché succube di una profonda amnesia. Allora, per venire a capo di ogni cosa, intraprende una ricerca su internet (ciò che farebbe qualsiasi altro nostro contemporaneo) e apprende che quel reperto - la chiave di cristallo, appunto - viene menzionato sul blog di una ragazza abitante proprio lì, a Roma. Decide di contattarla...
Il romanziere si sforza di mantenere l’autenticità degli eventi e sfrutta uno iato di undici anni nella biografia del Borri (tra il 1680 e il 1691) per imbastire la sua straordinaria, fantasiosa quanto veridica vicenda. La particolarità migliore del libro è proprio questo calarsi - e calarci - nel cosmo seicentesco, reso più affascinante dalla venatura fantastica e retto da quelle che erano le coordinate sociopolitiche dell’era: un’Italia divisa in principati che, come tutti i Paesi cattolici, si mostrava incapace di reggere la concorrenza economica delle nuove potenze protestanti (Olanda e Inghilterra), già in vena di colonizzare il mondo e arricchirsi ulteriormente grazie alle loro flotte navali.
Il Vaticano desidera ristabilire gli equilibri in Europa mettendo un freno alla crescente povertà dei popoli cattolici: in nome della Fede e del proprio potere. È disposto anche a scendere a patti con la Spagna, nazione veterofeudale e in forte declino economico... Intanto, occorre eleggere un nuovo Papa. Il candidato c’è già, ma, per convincerlo a ricoprire la carica, occorrono le arti guaritrici di Francesco Borri, medico e alchimista. Il quale è rinchiuso in un carcere del Sant’Uffizio con la grave imputazione di eresia.
Un bravo! ad Antonio Mosca, cui va anche il nostro grazie di cuore: davvero non è facile oggi trovare un romanzo così ben scritto, ben costruito, e che sappia anche fornirci quel grado di entertainment cui siamo abituati da tanti film d’avventura e da sceneggiati televisivi catalogabili con gli hashtag #gialli, #misteri, #mystery, #thriller.
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Disponibile su Amazon
Una recensione di Peter Patti
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