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D'astruso lavor a stento vivevi
in canottiera ed angusta visiera
fra rulli e fuselli intento
ad arte giuntare
dal far del giorno
al calar del sole
da spiccio vitto pausato
ed alcun provvisione
su cui poggiare
Sempr'in allerta
dai bravacci
gerenti vili e incolti
che non i ripari testano
ma i logori nerbi
con inganno
se il fiato tiravi
o umanamente peccavi
L'umile parcella t'era
fatta sospirar
di malumor porta
e non sempre esatta
ma in difetto
la norma
e chino il capo
che 'l berlusco in testa
non ti dovesse allontanar
per l'iilecita protesta
Moristi senza onor
fra dotti e roventi bulbi
per caso nello sgrondo
un mattino
il tuo rosticcio corpo
fu rinvenuto
senza clamor alcuno.
©
Simone Veltroni
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