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Il giradischi di Tito
di Miha Mazzini
Pubblicato su SITO
Anno
2007-
Fazi editore
Prezzo €
16-
282pp.
ISBN
9788876250422
Una recensione di
David Busato
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L’amore per un giradischi che da semplice oggetto diventa metafora di fuga e di libertà. Contrariamente al solito Il giradischi di Tito nasce da un film dal titolo Sweet dreams are made of this vincitore di numerosi premi nel suo paese (la Slovenia) e all'estero. Lo scrittore sloveno Miha Mazzini ci racconta una storia piena di colore, di musica, di riferimenti cinematografici, di personaggi tragicomici, nella Jugoslavia di Tito, negli anni Settanta. Per leggere bene questo libro bisogna andare indietro di trent’anni all’epoca comunista di Josip Broz detto Tito. Trent’anni fa, seppur a fatica, la musica occidentale arriva anche nei paesi socialisti e i giradischi vengono finalmente messi in vendita: Egon, che in quegli anni è un adolescente e vive nella Slovenia di Tito, ne vuole assolutamente uno. Il suo desiderio si scontra però con il rifiuto della madre, disperata per questo suo figlio così vivace e così poco attento alle tradizioni familiari. Bando all’occidente pericoloso e tentatore, corruttore di valori. La loro è una vita fatta pressoché di niente, della scarna quotidianità di una cittadina di provincia, di una nonna che parla con gli spiriti, di un padre scomparso di cui non gli restano che una mano e una scarpa su una foto a brandelli. Ma i desideri di un adolescente sono inarrestabili: a dodici anni non si può non sognare una moto alla Easy Rider o le musiche dei T.Rex, tanto più che mettere sul piatto i loro dischi gli darebbe una mano a conquistare Maja, che di questo ragazzino fragile e appassionato, invece, non vuole saperne. Tra parenti dissestati, compagni di scuola, insegnanti, rockettari hippy, comunisti e dissidenti, Egon compirà comunque una qualche stralunata formazione. E giunti all’ultima pagina, sembrerà di sollevare la puntina da un vecchio vinile che non ha smesso di girare per tutto il corso di questi suoi tragicomici anni Settanta. Chi ha visto un film stupendo come Good Bye Lenin conosce bene il genere. Ora la Slovenia è cambiata, non c’è più la Jugoslavia, ma l’Unione Europea. E l’Euro in vista.
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