Un romanzo memoriale. Una toccante ricerca di sentimenti profondi e mai sopiti.
Succede che la vita si interrompe in maniera inspiegabile, come altrettanto inspiegabilmente è trascorsa. Paul Auster si trova di fronte alla morte del padre. Una morte silenziosa e leggera, senza strascichi emotivi, quasi asettica, e per questo forse ancora più sconcertante. Non è facile recuperare il ricordo di un padre assente, di una vita che, come riflette l’autore, non è stata che un’anticipazione della morte. Ripescare un rapporto mancato con un padre debole e vanescente significa prima di tutto ricostruire l’immagine di quel padre, di un uomo che ha fatto della superficialità il suo modus vivendi, senza mai tuffarsi nella realtà delle cose, senza lasciarsi attraversare da esse, totalmente impermeabile alla vita, chiuso, ineffabile.
Un individuo che ha fatto dell’automatismo il canale privilegiato per i rapporti umani, che ha sempre cercato la solitudine per non intercettare mai lo sguardo degli altri, rischiando di potervi incontrare se stesso.
È difficile e doloroso realizzare la fine di una vita che non è mai stata tale, accettare la consapevolezza di un dialogo che non avrà mai luogo, rivangare le proprie paure, le proprie insicurezze di figlio non amato. Afferrare il ricordo è possibile attraverso la scrittura che asseconda l’urgenza di fissare la memoria di una vita, altrimenti labile e fragile. La ferita rimane però aperta, scrivere non mette un punto a un’esistenza incompiuta, non archivia il passato.
Non solo come figlio però, Paul Auster rilegge la propria storia ma, ripensando agli errori e alle manchevolezze paterne, si riscopre come padre premuroso e attento, domandandosi più volte quale sia il segreto ultimo del rapporto così esclusivo, ombelicale, con il figlio Daniel.
Un libro memoriale e autobiografico, diviso in due parti: la prima riflessiva, profonda, toccante; nella seconda gli aspetti precedentemente emersi assurgono a concetti, a dimensione metafisica, rendendo la lettura forse meno scorrevole, più ostica, ma non meno affascinante.