Fernando Morales non prova più interesse per la vita, non ce la fa ad andare avanti senza la moglie, in solitudine, attendendo il giorno della sua dipartita naturale. Non si cura più, vive con indolenza, trattiene i ricordi del passato in un cofanetto immaginario e per lui sono più preziosi del denaro. Un giorno - navigando su Internet nei social network affettivi - scopre un’occasione irripetibile. Decide di morire affidandosi a un’eutanasia assistita che gli consentirà di diventare famoso grazie alla morte in diretta. Chi è il signor Fernando Morales? Ha raccontato la sua vera storia ai funzionari che dovranno occuparsi della sua morte in diretta oppure ha mentito spudoratamente? Non aggiungiamo altro, perché il racconto è breve, gli sviluppi imprevedibili e la suspense fantastica rappresenta il vero sale della storia.
Francesco Verso si prende gioco dei reality show e della società contemporanea, consumistica e televisiva, costruendo una storia ambientata in un ipotetico futuro, che non è poi così distante dalla nostra realtà. Un racconto dotato di una forma perfetta, una scrittura nitida, cristallina, asciutta, senza tempi morti, ma anche di un contenuto politicamente scorretto. L’autore usa lo schema del racconto fantastico per stigmatizzare l’uso smodato dei social network - nella società del futuro trasmettono persino affetto - mettendoci di fronte al problema delle cose che tramandano soltanto loro stesse in una società priva di valori che rende l’uomo sempre meno umano. Fernando Morales è il simbolo dell’individuo solo di fronte alla morte, incapace di dare un senso terminale alla propria vita. Il racconto è una parabola decadente sulla situazione dell’uomo contemporaneo, scritto con la pessimistica consapevolezza che il futuro può metterci di fronte persino alla spettacolarizzazione della morte. Tra l’altro -pensandoci bene - in parte sta già accadendo…
La morte di Fernando Morales è stato adattato in forma teatrale e messo in scena all’interno dello spettacolo The Milky Way di Katiuscia Magliarisi e Chiara Condrò, con musiche di Simone De Filippis. Trovate qui alcune notizie sull’autore: https://www.futurefiction.org/francesco-verso/, un esperto del fatstico - che scrive e traduce - tra l’altro vincitore del Premio Urania 2009 con il romanzo e-Doll.
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Hanno detto de "La morte di Fernando Morales":
"È proprio vero che arriva un momento nella vita in cui siamo tutti sullo stesso piano? Di sicuro c'è modo e modo di morire, in una stanza privata di una clinica di lusso oppure nello stanzone da cento posti letto in uno scalcinato ospedale nei cui sotterranei topi e scarafaggi si contendono immondizie abbandonate da anni... e poi il seguito, tombe decorate da marmi preziosi o da raffinate sculture, bare decorate dai legni più pregiati, sepolture in cimiteri monumentali si contrappongono a scatole di compensato in buche scavate con ruspe dove solo un quadrato di cartone distingue lo sventurato che dorme là sotto. E poi ci sono cadaveri congelati in attesa di essere risvegliati quando la scienza avrà fatto progressi tali da riportarli in vita e rimetterli a nuovo, i funerali spaziali con tanto di bara e navicella in orbita attorno alla Terra oppure in viaggio verso Andromeda." - Alda Teodorani
"Francesco Verso usa una scrittura asciutta, volutamente non coinvolgente o empatica, proprio per dare risalto alla banalità del personaggio. Credo che proprio questo elemento mi abbia stimolato delle riflessioni su una condizione che ancora rifiuto, ma che comunque è il mio orizzonte vicino." Roberto Nicoletti su Pensiero Libero
L'autore: Francesco Verso è stato
- Finalista al premio Urania Mondadori 2004 con Antidoti umani
- Vincitore del premio Urania Mondadori 2008 con e-Doll
- Vincitore del premio Odissea Delos Books 2013 con Livido
- Segnalato al premio Robot 2013 per il racconto Il livello dell'assassino
- Vincitore del premio Italia 2014 con Livido come miglior romanzo di fantascienza italiana
- Pubblicato in inglese dall'editore Xoum con Livid
Alcuni suoi racconti sono apparsi su riviste quali Robot, iComics, Fantasy Magazine e International Speculative Fiction #5.