Progetto Babele Rivista Letteraria
© 2002 - Progetto Babele Rivista Letteraria - fondata da Marco R. Capelli
Cos'è PB? Chi siamo? Collabora con PB
Audiolibri BookShop Arretrati
HomePage Contatta PB Progetto Babele su Facebook Seguici su Youtube Instagram Linkedin Gruppo Telegram
TeleScrivente:    Il foglio letterario. PROGRAMMA 23 Maggio – 11 Giugno (23/05/2023)    PB Presenta Il vecchio della montagna di Grazia Deledda - Letto da Carmelo Caria (13/02/2022)    Progetto Babele Speciale Autunno 2021 - Ora disponibile in formato cartaceo (20/10/2021)    Foglio Letterario n.21 ON LINE - AUTUNNO DEI LIBRI (13/10/2021)    [02/06/2023] 4 concorsi letterari in scadenza nei prossimi quattordici giorni    Apollo dionisiaco scadenza 2023-06-09    Versi in volo scadenza 2023-06-10    Premio Nazionale di Narrativa Valerio Gentile scadenza 2023-06-15    XII Edizione Premio di Poesia Florida Roma 2023 scadenza 2023-06-15    EVENTI, PRESENTAZIONI, CORSI, SEMINARI, FIERE E SPETTACOLI    AUDIOLIBRI     Il vecchio della montagna - Capitolo 01 di Grazia Deledda letto da C.Caria     Il vecchio della montagna - Capitolo 03 di Grazia Deledda letto da C.Caria     Il vecchio della montagna - Capitolo 02 di Grazia Deledda letto da C.Caria     Il vecchio della montagna - Capitolo 04 di Grazia Deledda letto da C.Caria     Il vecchio della montagna - Capitolo 05 di Grazia Deledda letto da C.Caria    RECENSIONI     Billy Summer di Stephen King    Il nome di Abel di Andrea Meli    Il tribunale delle anime di Donato Carrisi    La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi    Il buono e il cattivo di Carmelo Musumeci    Il Parere di PB     Cambi di prospettive di Ilaria Ferramosca     Express Tramway di Vittorio Baccelli    Il lungo viaggio di Chaetodon Vagabundus di Francesco Sciortino    I buoni ed i cattivi frutti di Francesca Ricci     Dio tu e le rose di Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini    Articoli e saggi     Baudelaire e Rimbaud: l’origine della poesia     On the road: per una fuga dalla realtà     I conflitti interiori di Francesco Petrarca     Dino Campana: l’uomo e il male     Per una concezione teologica del bene e del male in Harry Potter    Racconti     "Sara y la Facultad" di Jorge edgardo López     L'intervista di Cinzia Baldini     Il temporale di Cinzia Baldini     Il castagneto magico di Massimiliano Claps     Ethan di Alessandra Ferrari    Biografie     Fazil Iskander (1929-2016)     Shakespeare, William (1564-1616)     Svevo, Italo (1861-1928)     Deledda,Grazia (1871-1936)     Némirovsky,Irene (1903-1942)    Traduzioni     Un campionato incompiuto di Fernando Sorrentino trad. di Marco R. Capelli     Con la "de palo" di Fernando Sorrentino trad. di Marco R. Capelli     Barman Adgur di Fazil Iskander trad. di Aldona Palys     La signorina Cubbidge e il dragone del Romanzo di Lord Dunsany trad. di Manny Mahmoud     Dove sale e scende la marea di Lord Dunsany trad. di Manny Mahmoud    Poesie     In punta di piedi di Paola Ceccotti     Lux di Alessio Romanini     Respiro di Valeria Vecchi     Stanno le cose di Teodoro De Cesare     Madre di Davide Stocovaz    Cinema     Shadows (Ombre) (USA 1959) regia di John Cassavetes     The Censor, un horror sociale britannico ( 2021) regia di Guerrilla Metropolitana     Forbidden Voices - How to start a revolution with a laptop (Svizzera 2012) regia di Barbara Miller    Musica     Ramificazioni (2022) - Domenico Cipriano Carmine Ioanna Paolo Fresu    Le rose e il deserto, un progetto artistico di Luca Cassano che nasce da Pisa (2021) - Luca Cassano     Scimpanzè (2015) - Loris Dalì    
Email
PSWD
AddsZone
Save the Children Italia Onlus
Facebook
La Rivista
Copertina
Scarica gratuitamente
l'ultimo numero della rivista
Cart ARRETRATI
BookShop
PB Interactive
>>Stazione di servizio
Consigli & indirizzi per aspiranti scrittori
>>Telescrivente
Le NEWS di PB - quasi un Blog
>>L'angolo di Simone
Dedicato ai più piccoli
>>Piccolo spazio pubblicità
Le vostre inserzioni su PB
PB consiglia
Concorsi e premi letterari
21 concorsi in archivio
Eventi Mostre Presentazioni Spettacoli
1 eventi in archivio
Novità in libreria
NOVITA' IN LIBRERIA
24 novità in archivio
Doc
Newsletter Conc.&Eventi
Iscriviti ora, per essere sempre informati su Concorsi Letterari ed Eventi Culturali!
Assaggi
Le Recensioni
     

Pasolini - L’uomo che conosceva il futuro
di Marco Trevisan
Pubblicato su SITO


Anno 2021- Diarkos
Prezzo € 18- 330pp.
ISBN 9788836160853

Una recensione di Gordiano Lupi
VOTA QUESTO TESTO
Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo

Votanti: 350
Media 81.03%



 Pasolini - L’uomo che conosceva il futuro

Un libro utile quello di Marco Trevisan, soprattutto per i giovani, per chi non conosce Pasolini, il poeta assoluto del nostro Novecento, il solo scrittore indimenticabile della nostra generazione. Un libro debitore di molti testi che l’hanno preceduto, come è naturale, soprattutto la biografia scritta da Enzo Siciliano (libro magistrale) subito dopo la morte dello scrittore, ma anche il Pasolini cinematografico di Stefano Murri. Non ha importanza, tutto ciò denota studio e cultura, voglia di sapere e di rendere fruibile agli altri la propria cultura. Marco Trevisan compie opera di divulgazione letteraria, raccontando vita e opere di chi ha fatto cinema di poesia, è stato polemista ineguagliabile, profeta dei mali del consumismo e della società capitalistica. Un libro indispensabile, una guida, un manuale da tenere a portata di mano per sapere da dove cominciare per apprezzare Pier Paolo Pasolini e per seguire i suoi buoni consigli. Un libro scritto come se fossero le sequenze di un docufilm, scena dopo scena, testimonianza dopo testimonianza. Un libro che mi ha fatto venire voglia di scrivere un racconto in prima persona, per narrare il mio Pasolini, che poi non è così lontano da quello di Marco Trevisan. (Gordiano Lupi)

Pier Paolo Pasolini, maestro da uccidere

Detesto le interviste, per questo mi racconto da solo, ché quelli come me non muoiono, restano nelle parole della gente, sono scomodi più da morti che da vivi, sono i maestri che nessuno ascolta, eliminati e cannibalizzati, ma restano in eterno. Avete presente il corvo di Uccellacci e uccellini? Ecco, ho detto tutto, non serve dilungarsi, lui è il maestro che va ucciso e divorato. Forse avevo in mente la fine che avrei fatto, dicono che gli artisti siano un po’ veggenti. 

Nasco a Bologna ma a vent’anni mi trasferisco in Friuli, a Casarsa, le radici di mia madre dentro al cuore, mio padre prigioniero in Kenya, scrivo poesie in dialetto, nella lingua materna, liriche ispirate alla terra, che parlano di campi e contadini. Tu pensa, le dedico a mio padre, un padre che non ho mai capito, che ho odiato, che mi ha disprezzato, quel padre per cui dopo morto proverò tenerezza e compassione. Il fascismo non ama il dialetto, son gli ultimi giorni di triste dittatura, in Italia non si parla di quel libro, solo Contini ne scrive, ma sul Corriere di Lugano. Compongo poesie sin da bambino, ho solo sette anni, mio padre è un militare ma ci crede, intuisce doti e future sofferenze, niente fa per fermarmi. Scrivo le Poesie a Casarsa, faccio il soldato a Livorno, in fuga dopo l’8 settembre, torno in Friuli dove mi accoglie la notizia più atroce, il tormento della mia vita: la morte di Guido, il morto giovinetto dei romanzi romani, mio fratello ucciso dai partigiani jugoslavi, pagina triste della storia che lacrima pagine di letteratura. Mi laureo in lettere, scrivo una tesi sul mio caro poeta, quel Pascoli a me così vicino, con i lutti, le tristezze e il fanciullino. E con mio padre non va per niente bene, spesso discutiamo, per fortuna mia madre mi comprende, sarà sempre al mio fianco, attrice muta accanto al suo ragazzo, Maria dolente e umana del Vangelo. Ritorno al mondo contadino tanto amato, fondo un’accademia di stregoni, scrivo saggi in dialetto e poesie, adesso che ho vicine le piccole cose dei miei campi, terra, sudore etamerici in fiore. Ma un giorno son costretto ad andar via, ché si viene a sapere una di quelle cose che non ti possono proprio perdonare. Sono anni tristi e non posso fare niente, non posso giustificare una storia con un ragazzino, a Casarsa ormai non posso stare. Fuggo a Roma con mia madre, mio padre resta, umiliato e offeso, soltanto dopo un po’ verrà con noi, in quella Roma che m’ha dato tutto, l’amore per i luoghi e le borgate, dove sempre ho vissuto, tra Ponte Mammolo e Rebibbia, pure quando sono andato a Monteverde, in via Fonteiana. Mio padre ritorna, io che borghese non mi sento vengo via dalla borgata e lascio il cuore. Il cinema entra nella mia vita, grazie a Bassani; insegno a Ciampino, guadagno poche lire; ripubblico le poesie in dialetto, la mia sola meglio gioventù. I libri e l’impegno son la vita; Officina con Roversi, Leonetti, Romanò e Fortini, La religione del mio tempo, Passione e ideologia, decanta ancora in versi la mia storia, ma non son più usignolo, non canto da Casarsa e non ho fede. Roma mi muta l’animo, anche se porto in me i campi di Casarsa; conosco Ninetto, Franco, Sergio, apprendo il dialetto, scrivo in romanesco tutti i racconti di quel tempo nuovo, penso a un romanzo, ingenuo certo, ma sincero. Prima Ragazzi di vita, che ripaga tante sofferenze del passato, poi il corale, l’andante impietoso e mozartiano,di quella vita che sarà sempre tale, vita violenta delle mie borgate. Critici incolti mi danno del De Amicis - non è un’offesa, sai, non è un’offesa! - che fa morire annegati i giovanetti, poi del pascoliano - ed è pur vero! - dello scrittore osceno - questa poi! -, mi marchiano d’infamia. Non sanno ch’io scrivo di loro perché in fondo mi sento come loro, osservo occhi innamorati, gioco a calcio su campetti improvvisati, tra giacchette gettate come pali, reti di fantasia, in un piazzale. Pasolini che corre sulla fascia, un ragazzino attore d’un teatro, l’ultimo del mondo occidentale: il calcio.

Muore mio padre ed è il 57, ho vinto il Viareggio con Le ceneri di Gramsci, ché son poeta, è la mia natura, tutto quel che ho fatto è poesia, persino il cinema, i racconti più sboccati, le storie maledette, le passioni derelitte e abbandonate. Scrivere è cosa senza senso ma la faccio, scrivere è la mia esistenza, cosa che ho sempre fatto, fin da bambino, quel che mio padre voleva farmi fare, più di mia madre, credo, pur con i contrasti, con i litigi che abbiamo sempre avuto. Ho subito di tutto in vita mia, ma ho scritto e amato, ossimori e contrari son i miei versi, le immagini romane, le campagne assolate e i borgatari, ma non sono mai stato un depravato, non ho mai corrotto ragazzini. Forse li ho amati troppo quei ragazzi, le mie borgate, i giovinetti tristi, che popolano tutte le mie storie, cinema ribelle e fantasia, volti perfetti, volti che scompaiono, che non li trovi nei visi del presente, scomparsi come lucciole, soffi di flebile illusione. Accattone è il mio sogno più bello, cupo e solare, immagini di vita, un neorealismo languido, unbagno di passione, musica, sole e vento, ricordo della terra e di poveri sogni malandrini. Mamma Roma,La ricotta, il Vangelo, Edipo Re, Medea, Porcile, Teorema, vita, amore e tanto sesso, Decameron, Canterbury, Mille e una notte, infine quel Salò, con i suoi eccessi. Non chiedermi il motivo, dirtelo non saprei, non proprio adesso che ormai tutto è finito, non ora che ti ho salutato e ho compiuto il gesto con la mano. Siamo al funerale del maestro, grillo parlante o corvo non importa, è soltanto chi non va ascoltato, lo devi solo uccidere e mangiare per tener sempre con te le sue parole. Il mio me stesso è tutto poesia, in forma di rosa, spigoli e rimpianti - Trasumanar e organizzar, ricordi? -, la mia eredità, il mio eros, l’amore per la vita e la tristezza, il disincanto, il perduto oblio, l’affetto per mia madre, la pena per mio padre, amato soltanto dopo morto. Perdo l’amore, torno a quel ch’è stato, consapevole che Edipo un segno in me ha lasciato, ho amato la madre e disprezzato il padre, la borghese arroganza del padrone. Faccio scandalo solo con la mia vita e scandalo riproduco nei miei film, negli articoli, polemici e bizzarri, negli attacchi violenti a quel potere che - ormai lo so - me la farà pagare. Corsaro del mio tempo, scrivo e attendo, aggrappato alla macchina da presa che mi ha visto regista dilettante apprendere il mestiere da parole gettate al vento e in faccia a quei borghesi. Muoio in un campo di calcio improvvisato, una mattina del 75, uno di quei campetti dove amavo lasciare la giacchetta in mezzo al prato e indossare scarpette bullonate, era un modo di fare il mio teatro, in questo mondo in dissolvenza che scompare, un mondo che più non posso amare. Ho vissuto tra quadri di Masaccio e sinfonie di Mozart in sottofondo, scenografia dorata della mia terra vista dalla luna, poesia che non è merce - quando mai? -, ché non la consumi, puoi godere mille volte di quei versi, non li logori, non li perdi mai, ogni lettura ti rende un po’ migliore. Forse è giusto anche morire, quando la vita è un incubo malsano, un pensiero assurdo, se tutto è merce, prodotto da gettare. Forse per questo lasci alle tue spalle un testamento composto di parole che non riesci neppure a interpretare, ma ce le hai dentro, sono la tua vita- quel ch’è diventata - quelle terribili sequenze di massacro. 


Una recensione di Gordiano Lupi



Recensioni ed articoli relativi a Marco Trevisan

(0) Pasolini - L’uomo che conosceva il futuro di Marco Trevisan - RECENSIONE

Recensioni ed articoli relativi a Gordiano Lupi

(0) Pier Paolo Pasolini, il cinema, l'amore e Roma di Gordiano Lupi & Patrizio Avella - RECENSIONE
(1) Il fantasma di Alessandro Appiani di Stefano Simone - RECENSIONE CINEMA
(2) Pasolini - L’uomo che conosceva il futuro di Marco Trevisan - RECENSIONE
(3) Passi nel delirio di Autori vari - Il Parere di PB
(4) Fuga da mondi incantati di A.A.V.V. - Il Parere di PB
(5) Sognando mondi incantati di A.A.V.V. - Il Parere di PB
(6) FAME La trilogia cannibale di G.Lupi e altri - Il Parere di PB
(7) Il palazzo di Gordiano Lupi - Il Parere di PB
(8) Mondi incantati - 14 racconti fantastici ed una storia d'amore di Autori Vari ( Altomare, Lupi, Mongai, Valzania...) - Il Parere di PB
(9) Il Funzionario e altri racconti di A.A.V.V. - Il Parere di PB
(10) Malefica - 13 fiabe crudeli di Paolo Di Orazio - Ivo Scanner - Gordiano Lupi - Alda Teodorani ed altri - Il Parere di PB
(11) Se fossi postumo sarei (Ba)ricco di Vincenzo Trama - RECENSIONE
(12) Velina e calciatore, altro che scrittore! di Gordiano Lupi - RECENSIONE

Altre recensioni di Gordiano Lupi

(1) Nuova canzone felice di Marco Melillo - RECENSIONE
(2) Tifosi interisti per sempre di Alberto Figliolia - RECENSIONE
(3) Come una barca sul cemento di Roberto Saporito - RECENSIONE
(4) Ti spacco il muso, bimba! di Carlo Manzoni - RECENSIONE
(5) Le cere di Baracoa di Davide Barilli - RECENSIONE
(6) Il fantasma di Alessandro Appiani di Stefano Simone - RECENSIONE CINEMA
(7) Rosario Livatino - L’uomo, il giudice, il credente di Roberto Mistretta - RECENSIONE
(8) The Censor, un horror sociale britannico di Guerrilla Metropolitana - RECENSIONE CINEMA
(9) Le rose e il deserto, un progetto artistico di Luca Cassano che nasce da Pisa di Luca Cassano - RECENSIONE MUSICA
(10) L’aritmetica del noi di Paquito Catanzaro - RECENSIONE
>>Continua (click here)

Altre recensioni:




-

dal 2021-07-12
VISITE: 2.020


Segnala un malfunzionamento in questa pagina
© Copyright Note:
Tutto il materiale qui pubblicato è proprietà intellettuale degli autori.
Come tale non può essere riprodotto, tutto o in parte, senza preventivo consenso degli autori stessi.
GDPR 2018 - Privacy & Trattamento dati personali