Il mio battito era il tuo,
il mio sospiro il tuo,
il mio tremare il tuo.
Due universi in uno solo.
E quando, a notte fonda,
insonne, provavo a immaginarti,
occhi neri e un timido sorriso
riempivano i miei sogni
di futura madre.
Quanti progetti e mille le speranze
di poter stringere al seno
Il tuo profumo.
Quanti progetti e mille le speranze,
disilluse
come stelle cadenti e vetri infranti,
come foto mai scattate,
come soffi di vento
appena uditi fra le fronde.
Nascesti angelo invisibile alla terra,
che, con le ali spiegate, ancora oggi,
protegge il sonno di un cuore
rassegnato alla tua assenza.