Intervista
a Franco Forte, direttore editoriale
di WMI
a cura di Marco R. Capelli
1
- Come e quando nasce l'idea di WMI?
E perchè avete scelto questo
nome così..."anglofono"?
L'idea
della WMI nasce nella testa del sottoscritto
parecchi anni fa. Avevo già
avuto modo di vedere le riviste analoghe
pubblicate negli Stati Uniti, in Canada,
in Francia, in Inghilterra, e pensavo
che l'Italia potesse finalmente essere
matura per un progetto analogo, nonostante
quello che si dice degli italiani,
ovvero che tutti scrivono ma ben pochi
acquistano libri e riviste. Mettere
in piedi un progetto del genere, però,
non è uno scherzo, e prima
di partire abbiamo ponderato bene
la questione, abbiamo cercato di rafforzare
le basi della casa editrice per poter
avere gambe più solide e, cosa
essenziale, abbiamo lavorato a lungo
per cercare le persone adatta a costituire
il nocciolo della redazione e dei
collaboratori più stretti.
C'è voluto tempo, ma alla fine
ce l'abbiamo fatta. Sul fatto del
nome, ti dirò che ci siamo
scervellati a lungo per trovare qualcosa
che fosse italiano (o al massimo latino)
e che desse subito idea del tipo di
rivista che volevamo fare, della serietà
che sta dietro a tutto il progetto,
e delle analogie che in questa epoca
di economia globale la legano ad altre
testate analoghe d'Europa e di altri
continenti. Non ne abbiamo trovato
nessuno. Nessuno abbastanza forte,
abbastanza accattivante, abbastanza
chiaro sui propositi e sulle caratteristiche
della rivista. Così abbiamo
messo insieme diversi titoli, i migliori
che avevamo selezionato (tra cui Writers
Magazine Italia), e abbiamo fatto
un sondaggio tra i lettori della nostra
casa editrice. Alla fine ha vinto
in maniera schiacciante quello che
abbiamo scelto. E quello che pensano
i lettori per noi è legge.
2
- Chi sono i "padri fondatori"
di WMI e chi la dirigerà?
Be',
la WMI nasce da una mia idea, da un
mio progetto editoriale e grafico,
ma poi si avvale dell'apporto di tutto
lo staff dirigenziale di Delos Books,
ovvero del supporto di Silvio Sosio,
il presidente dell'Associazione, di
Luigi Pachì, nostro direttore
della comunicazione, e di Franco Clun,
il direttore del Delos Network, il
nostro gruppo di siti.
Il direttore responsabile sono io,
ed Emanuele Terzuoli mi affianca nel
ruolo di caporedattore centrale.
3
- Quali problemi avete incontrato
(e superato) durante la fase organizzativa?
Impossibile
citarli tutti. Anche se, a dire la
verità, i veri problemi stanno
nascendo adesso, a mano a mano che
si diffonde la notizia che la WMI
è alla ricerca di autori di
talento da pubblicare. Siamo letteralmente
inondati da racconti, poesie e haiku.
C'è anche chi ci manda romanzi
chiedendo di poterli pubblicare a
puntate. Insomma, una marea difficilmente
gestibile, che ci sta facendo passare
le notti in bianco, ma a cui daremo
comunque ascolto. Leggeremo tutto
quello che arriva in redazione, questa
è una promessa che faccio ai
lettori e agli aspiranti scrittori,
e risponderemo a tutti, seppure magari
non in maniera troppo particolareggiata.
Ma vorrei che fosse chiara una cosa:
non sarà facile farsi pubblicare
dalla WMI, perché i nostri
criteri selettivi sono molto severi.
Non c'è altro modo per meritarsi
la fiducia dei lettori: bisogna pubblicare
racconti e poesie di qualità,
questo anche a discapito dei sogni
di gloria di molti autori, che vedono
la nostra rivista come una concreta
(e ben rara, in Italia) possibilità
di essere pubblicati e pagati per
questo. Ma non bisogna demordere.
Il modo migliore per capire che cosa
vogliamo, quali racconti e quali poesie
ci interessano, è leggere la
WMI. Limitarsi a mandarci i propri
"capolavori" può
non essere sufficiente. Inoltre, la
WMI è una testata al servizio
degli scrittori, con molte pagine
di tecnica di scrittura che potrebbero
rivelarsi fondamentali per tanti scrittori
alle prime armi che non avevano ancora
punti di riferimento professionali.
Leggere la WMI può servire
a imparare a scrivere o a migliorare
la propria tecnica. Dopodiché,
sarà più facile farsi
accettare dei racconti o delle poesie.
4
- L'uscita di WMI fa parte della trasformazione
in atto all'interno di DELOS BOOKS,
che ha recentemente assorbito la vecchia
(gloriosa) SOLID? DELOS mi pare una
casa editrice con le carte in regola
per arrivare "lontano",
quali sono i prossimi progetti?
Solid
è stata una bella realtà,
chiusa per problemi di assetto societario,
non certo per difficoltà economiche
o di altro tipo. Ma quello che c'era
di buono l'abbiamo portato con noi
in Delos Books, e, ne sono sicuro,
l'abbiamo migliorato di molto, arrivando
a tracciare la strada per una casa
editrice di nicchia che si muove senza
correre rischi ma con passi decisi
e perentorei. Tra i prossimi progetti,
oltre alla WMI e a tanti altri libri
in uscita nelle nostre collane librarie
(sul Delos Store, la nostra libreria
virtuale - www.delosstore.it - si
possono seguire tutte le novità),
ci sarà il varo di un nuovo
portale di genere, Thriller Magazine
(www.thrillermagazine.it), che spero
possa diventare in breve tempo un
punto di riferimento per gli appassionati
del thriller, su cui scriveranno firme
prestigiose come Carlo Lucarelli,
e la versione cartacea di uno dei
nostri siti più seguiti, Fantasy
Magazine (www.fantasymagazine.it),
che seguendo la strada di quanto già
fatto con il portale di Sherlock Holmes,
pubblicherà una rivista semestrale
dedicata a tutti gli appassionati
di fantasy, con autori del calibro
di Michael Moorcock e altri.
5
- Quando si progetta l'uscita di una
nuova rivista letteraria, in genere,
lo si fa pensando ad una precisa richiesta
di mercato. Ovvero per fornire un
"servizio" che prima non
c'era. In cosa WMI si differenzierà
dalle pubblicazioni già esistenti?
A quale target di lettori vi rivolgerete?
Il
fatto è che in Italia pubblicazioni
come la WMI non ne esitono proprio.
La narrativa e la poesia saranno solo
una piccola parte della rivista, mentre
il resto si concentrerà sulle
tecniche di scrittura (dalla narrativa
alla sceneggiatura al giornalismo),
sui dossier e le inchieste relative
al mondo di chi scrive, e su una serie
di rubriche che vogliono sviscerare
tutti i punti oscuri di questa meravigliosa
attività artistica. Abbiamo
per esempio la rubrica "Scripta
legis" dove Maja Galli, avvocato
appassionata di scrittura, risoleverà
una volta per tutte i dubbi legali
legati a copyright, contratti e problematiche
del genere; ci sarà spazio
per il cinema e per il raffronto tra
grande schermo e libro, quando si
parla di trasposizioni di romanzi
per il cinema o viceversa; ci sarà
uno spazio di approfondimento sulle
tecnologie informatiche che possono
venire estremamente utili a chi scrive,
come per esempio software per impostare
sceneggiature, oppure per scrivere
i testi delle canzoni. E tanto altro
ancora, tutto pensato proprio per
fornire un supporto tecnico agli scrittori,
siano essi già navigati che
alle prime armi.
Ma dato che la WMI ospiterà
anche recensioni librarie, interviste
a scritori di pregio, racconti, poesie
e haiku, è indubbio che la
rivista si rivolgerà anche
al grande pubblico innamorato della
buona letteratura.
6
- Che diffusione avrà la rivista,
nelle vostre previsioni, e su quali
media sarà disponibile (solo
carta, carta ed internet, e-book etc.)?
La
WMI sarà una classica rivista
su carta. Buona, profumata, fragrante
carta da toccare e portarsi dietro
ovunque. Ha un sito di riferimenti,
www.writersmagazine.it, che però
è solo un luogo in cui pubblicare
la copertina di ogni nuovo numero,
il sommario, i nomi e gli indirizzi
per contattare la redazione e mandare
i propri scritti, e dove segnaleremo
tutte le nosrte iniziative, come i
corsi di scrittura, i premi letterari,
e così via. Oltre a questo,
sul sito della WMI sarà possibile
acquistare direttamente la rivista
e, a partire dal numero 1, che uscirà
ad aprile 2005, anche abbonarsi, risparmiando
ulteriormente sui costi.
La diffusione, per il momento, avverrà
solo tramite acquisto on-line, ma
pensiamo di riuscire a breve a rendere
disponibile la rivista anche in libreria
e, se tutto andrà per il meglio,
anche nelle principali edicole. Ma
questo dipenderà soprattutto
da quante copie riusciremo a vendere.
E' ovvio che se nessuno ci comprerà,
non avrà senso investire ulteriormente
nella Writers Magazine Italia.
7
- Internet e la scrittura... qual
è l'approccio di WMI col mondo
di chi scrive in rete? E quali i collegamenti
(se ce ne sono) con i siti del vostro
network (www.scuoladiscrittura.it
ad esempio)?
La
WMI presta grande attenzione al web
e ai siti dedicati alla scrittura
e alla letteratura. Stiamo concludendo
accordi con diversi siti di rilievo
per ricevere da loro racconti selezionati
da comitati di lettura predisposti
allo scopo, in modo da garantire a
loro un canale privilegiato verso
la pubblicazione sulla WMI delle opere
dei loro iscritti, e a noi una qualificata
pre-selezione che ci garantirebbe
l'arrivo costante di buona narrativa
da valutare. Oltre a questo, siamo
pronti a partecipare ai forum e alle
discussioni di chiunque ci vorrà
invitare a partecipare (non lo faremo
mai di nostra iniziativa, perché
di solito queste "intrusioni"
sono malviste e danno l'impressione
di forme di autopubblicità),
per avere un referente editoriale
professionale a cui sottoporre domande,
chiedere consigli e via dicendo.
Ovviamente, la correlazione della
WMI con il network di siti della Delos
Books sarà al massimo livello,
sia per quanto riguarda la comunicazione,
che per iniziative editoriali collegiali.
Ma questo non significa che non allargheremo
i nostri orrizzonti prestando attenzione
a tutti coloro che, nel web, avranno
idee intelligenti e interessanti proposte
di collaborazione da porci.
8
- WMI affiancherà, secondo
quando riportato nel comunicato stampa,
autori famosi ed esordienti. Potete
già rivelarci (come piccola
anteprima) qualche nome "celebre"
i cui testi compariranno sulla rivista?
No,
non ci sono ancora boss pre-selezionati.
Quello che volevamo dire è
che non ci faremo alcuno scrupolo
a pubblicare autori conosciuti accanto
a esordienti, né a rifiutare
racconti mediocri di autori famosi
o del tutto sconosciuti. La WMI applicherà
un unico parametro di giudizio alla
scelta del materiale da pubblicare,
in totale rispetto dei lettori: la
qualità. Se qualche firma nota
ci farà avere bei racconti
che ci piaceranno, noi li pubblicheremo.
Ma se qualche autore alle prime armi
ci manderà qualcosa di altrettanto
buono, non avremo scrupolo a pubblicare
anche lui. Anzi, se il suo racconto
fosse migliore di quello dell'autore
famoso, non esiteremmo a pubblicare
il suo per primo. Ti assicuro che
queste non sono vane dichiarazioni
di intenti. Sono una filosofia editoriale
che accompagna Delos Books fin dalla
nascita e che la WMI ha accolto a
braccia aperte.
9
- Dove si potrà acquistare
WMI?
Per
il momento (e a partire da dicembre
2004) solo via Internet, sul sito
della rivista o sulla nostra libreria
virtuale, il Delos Store (www.delosstore.it).
Si potrà pagare con carta di
credito, con bonifico bancario o con
versamento su conto corrente postale.
Per questo numero 0 non daremo la
possibilità di abbonarsi, perché
consideriamo questo primo fascicolo
come una sorta di numero sperimentale,
da cui speriamo di ricevere il feedback
necessario per far crescere ulteriormente
la rivista e proporre ai lettori un
prodotto sempre più vicino
alle loro esigenze. Dal numero 1,
previsto per aprile 2005, introdurremo
anche la possibilità di abbonarsi.
10
- Un "sogno" in particolare
per il futuro di WMI (cui auguriamo
lunga vita!)?
Più
che un sogno, un obiettivo: raggiungere
quella quota minima di abbonamenti
che ci permetterà di fare il
grande salto e sbarcare nelle edicole,
con una diffusione ad ampio raggio
in tutto il Paese. Dato che non siamo
funanboli e ci piace procedere con
i piedi ben piantati a terra, pensiamo
che la WMI dovrà raggiungere
almeno il ragguardevole (ma non proibitivo)
numero di 2000 abbonati, prima che
l'obiettivo edicola possa essere raggiunto.
Quanto ci vorrà, dipenderà
solo dai lettori. Noi di sicuro faremo
il massimo per incentivarli a seguirci
e ad appassionarsi alla nostra rivista.
A partire da un prezzo di copertina
che riteniamo abbastanza interessante
e onesto per tutti.
Per
gentile concessione Franco Forte
Intervista a cura di Marco R. Capelli
|
L
A S C H E D A
WMI
Rivista letteraria
fondata nel 2004

Ultimo numero uscito: 0
a Dicembre 2004
Tiratura
(ultimo numero):
5000 copie
Direttore
editoriale
Franco Forte
Direttore
responsabile:
Franco Forte
Capo
Redattore:
Emanuele Terzuoli
Registrazioni:
Supplemento a Robot, Reg. Tribunale
di Milano n.513 del 16 settembre 2003
Indirizzo
Postale:
Via Torre Borromea 52, 26852, Casaletto
Lodigiano LO
Indirizzo Internet: www.writersmagazine.it
E-mail:
redazione@writersmagazine.it
|