Come stai?
Come nel mezzo d’una clessidra che marca tempo all’ipocrisia,
divincolo gl’arti, boccheggio, diciamo respiro, agito la testa
ma occluso in vita
e dunque spero presto in una mia dipartita
perché ciò che ho visto ha reso poco
e non mi piace più quel che osservo
ed ho voglia e son curioso di scrutare altro,
fosse semplicemente energia, meglio di questo,
spero presto d’andar via prima che sia pazzia,
ho fatto tanto per metter un piede nella fossa
che non vorrei sprecar inutilmente 'sta fatica,
quarant’anni alla fin della storia è una bella cifra
per chi come me non doveva viver nemmeno un giorno
di questa assurda vita
e poi, dall’altra parte, sulla collina,
m’attende trepidante una folta compagnia.