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Un lettino d’ospedale
dalle bianche lenzuola,
una suora dalla candida veste,
un ragazzo dal pallido volto :
bianco, bianco, bianco,
un’invasione di bianco,
bianco come i globuli
che si agitano impazziti
nel corpo del giovane,
divorandolo.
Bianche le mani della ragazza
che stringono convulsamente
altre mani, bianche.
Bianca la coltre
che copre gli alberi, la terra ;
di un bianco immacolato
l’abito da sposa,
appeso nell’armadio di noce,
dal quale nessuno lo estrarrà mai.
Bianco, bianco, bianco,
un’invasione di bianco.
Bianco il tubetto di sonnifero
abbandonato in una mano bianca
e ormai vuoto.
Bianco il lettino d’ospedale,
candida la veste della suora atterrita,
bianchi i volti dei giovani,
stretti teneramente
in un ultimo abbraccio mortale,
bianca la luna
che sorge sui monti
coperti da un bianco manto
e piange lacrime
di bianca brina.
Bianco, bianco, bianco,
un’invasione di bianco.
©
Angela Rositani
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