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Le membra pregi di miselle vesti,
con maglia rada t'aduni l'osse
che raggelar ti senti nella catorba notte.
Eppur calano,
nel rimenar le vite andate
o di futur fidarne,
a cercar fomenta in te.
Con lampe insonni puntano l'omeri sporti,
ch'altera porgi a l'uiolar,
vengon'essi ad ossecrar
come a un carneo corporale
il tuo sommo figurare.
Ma dell'animo gettato sull'ombaco catrame
nessun puň fiatare nč stimar conviene,
Sol tu,
che dall'alti tacchi il volo spiccar vorresti
e l'amati sogni mai fuggir vedesti,
confessar lamento sai al cuor stremire.
Ma sei bella,
ti vai consolar dicendo senza fine
quando la Luna muore
e fidi riveder.
©
Simone Veltroni
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