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Ascoltami tu che non sei più,
in questi anni senza silenzi né segreti,
in questi giorni sopravvissuti al chiuso,
come le diresti tu
le cose di ogni ora
se l’ora sussulta digitale
e tutto
uguale
vale e non vale
e mai si fa scuro questo cielo
di luci artificiali
e stelle abrase?
Stanca il solito eterno problema
del dire.
Ci hai lasciati
a nomi abusati
a parole accozzate
dilavate
al meglio pietruzze colorate.
E se chiedo
A stento, rispondi
come nella vita
ogni volta che l’anima avvampa
per una smania antica
o ha voglia di fresche tenerezze.
Ma un tono ci vuole.
Tu giaci su banchi e scaffali
in questo mondo snervato da trilli e da beep,
io
incerta
mi avvio
con un clic.
©
Palmira De Angelis
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