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Si versano più lacrime per le preghiere esaudite
che per quelle non accolte¹
Ti chiedo perdono, Dio dei giusti cristiani, per aver sperimentato farmaci pediatrici su giovani orfani, ma se per tuo volere non hanno avuto genitori un motivo ci sarà stato.
Perdonami, oh Poseidone signore dei flutti e delle acque planetarie, per aver intrapreso il commercio della “tua” acqua potabile nell’intera terra d’Europa; però se di acqua ce ne fosse stata abbastanza per tutti l’avresti distribuita loro tu stesso.
Ti chiedo perdono, Dio degli ebrei, per aver tatuato la tua gente con codici IBM, ma occorreva un sistema per gestire la prigionia di tutta quella gente. E ti chiedo scusa per essere stato così efficiente nel sopprimere milioni di tuoi devoti seguaci.
Perdonami, Allah signore buono e giusto, per non aver scagliato sufficienti martiri contro i nemici della tua santa verità. Purtroppo ho terminato gli uomini, le donne e i bambini, e i vecchi non sono abbastanza veloci e furbi per fare la tua volontà.
Perdonami, Dio della fratellanza ariana, per non aver spazzato via dalla faccia della terra tutte le genti che offendevano con il loro respiro la tua magnifica opera planetaria.
Ti chiedo perdono, Signora delle foreste e delle selve, se con le mie coltivazioni di soia del Mato Grosso sto distruggendo l’ultimo polmone verde del pianeta. Che colpa ne ho se in Europa vanno pazzi per questo alimento.
Perdonatemi, divinità africane tutte, se con il mio latte in polvere ho affamato, reso rachitici e infettato il sangue dei giovani infanti negri. È colpa mia se le donne sono tanto dissennate da mettere al mondo figli senza che i loro mariti abbiano uno stipendio fisso?!
Ti chiedo perdono, oh Dio della medicina che hai parlato per bocca di tuo figlio Ippocrate, se con i miei farmaci uccido ogni anno almeno 100.000 malati. Sto facendo del mio meglio per convincere la popolazione mondiale ad assumerne molti di più.
Perdonami, Dio degli americani santi buoni e giusti, se durante la guerra in Iraq del 2003 ho sganciato sulle loro teste solo l’equivalente di 250.000 bombe nucleari. Giustizia e terrorismo non saranno mai sinonimi, almeno finché l’aquila americana volerà sui cieli della terra.
Ti chiedo perdono, santo Spirito dei nativi americani, se dai tempi della conquista dei tuoi magnifici territori da parte dei bianchi europei, ho fatto prigionieri i tuoi abitanti, li ho mutilati, brutalizzati e infine sterminati. Non parlavamo la stessa lingua e non avevamo certo lo stesso Dio!
Perdonami, oh Afrodite dea della bellezza, ho tentato di diffondere con tutti i mezzi possibili il tuo culto: una pelle soffice e abbronzata. Si prega di usare la crema solare ***. Non è colpa mia se alla carne il cancro può provocare.
Ti chiedo perdono, Dio dell’impero vaticano, se i miei parroci con la passione per i ragazzini non sono stati condannati da una severa legge di stato. Che colpa ne ho se riconosco solo la tua autorità, e un poco anche la mia?
Infine perdonatemi, Divinità tutte, se ancora non mi sono estinto, ma come ben capirete ho ancora tanto da fare, e altrettanto da farmi perdonare.
¹ Le notizie che compaiono nello scritto sono tratte da 50 cose che forse non sai, a cura di Russ Kick, Nuovi Mondi Media (Bologna), 2005, pp. 176.
©
Alessandro Tacconi
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