Thomas: in “FIN” musica a 360 gradi.
Musica a 360 gradi, contaminata da funk, groove, rock, jazz, progressive, soul, tribal, pop, disco..insomma una poliedricità esasperata sono il segreto e la peculiarità dei Thomas.
In FIN, secondo album e logico seguito del primo full-lenght Mr Thomas’s Travelogue Fantastic, dimostrano un enorme talento e una estrema creatività da parte della pband piemontese capitanata dal cantante e leader Massimiliano Zaccone. Risulta chiaro che la componente eclettica di questa mirabile creatura artistica sia data da una notevole cultura musicale, che porta la band alla considerazione di una “musica integrale” e al continuo mutare di forma e contenuto. Non posso però negare che al primo ascolto di FIN ho avuto una forte sensazione di déjà écouté, di già vissuto in senso musicale, di familiare, cosa che mi ha spinto fortemente ad una maggiore e più approfondita analisi di ogni singola traccia.
E’ così, quindi, che possiamo capire brani come:
Universe Is Me, in cui le voci sintetizzate, le forti tinte electro e le tendenze space rock riportano alla musica degli anni 70/80 dei francesi Rockets, dei teutonici Kraftwerk o, più in generale, della disco music.
Lowland Boletus, funk tipicamente eighties, quasi una fusione tra Kiss del folletto di Minneapolis Prince e Superstition di Stevie Wonder.
Masturbation, un'esplosione rock con influenze prog/fusion alla Utopia, band statunitense anni 70, capitanata dal grande Todd Rundgren.
Miracolo Italiano, a mio avviso il brano più complesso ed interessante di FIN, con elementi di afro, tribal, abilmente e inequivocabilmente solcato da sonorità jazz rock.
U Turn Me Up, brevissimo pezzo classicamente jazz.
April Fool, scelto dalla band come primo singolo e videoclip dell'album, è un brano armonioso, dal sapore delicatamente folk che mi ricorda quelle atmosfere più acustiche che i Genesis prima maniera, ancora capitanati da Peter Gabriel, sapevano creare.
Ma i Thomas sanno cimentarsi anche in sperimentazioni più psichedeliche, con l’onirica When Mr Thomas Met Shante, in classiche ballate più soul come Tether e A New Ending, in brani più tirati ed eclettici come The Fastest Singer In The World o dalla tendenza più radiofonica quale Nine O'Clock. In conclusione FIN, pubblicato su etichetta Seahorse Recordings, è un disco musicalmente ben concepito e ben suonato, gradevolmente vario che scorre fluido anche nei brani dalle sonorità più complesse.
TRACKLIST:
01. Universe Is Me
02. Lowland Boletus
03. Masturbation
04. Tether
05. Miracolo Italiano
06. A New Ending
07. U Turn Me Up
08. Nine O' Clock
09. April Fool
10. The Fastest Singer In The World
11. When Mr Thomas Met Santhe
Formazione:
- Giordano Menegazzi: tastiera, cori
- Sergio Sciammacca: batteria
- Massimiliano Zaccone: voce, elettronica
- Nicolò Gallo: basso
- Enrico Di Marzio: chitarra
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