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Il mistero di Sandokan
di Tania Ianni
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Emilio Salgari, lo scrittore veronese considerato il padre del romanzo d’avventura italiano ed il pioniere della fantascienza in Italia, ha creato personaggi che sono diventati molto popolari tra i suoi lettori, tra cui il Corsaro Nero; Jolanda, la figlia del Corsaro Nero; Tremal Naik, il cacciatore indiano di tigri; e , soprattutto, il capo dei pirati, Sandokan, le cui avventure sono narrate nel ciclo degli undici romanzi dei “ Pirati della Malesia”, ambientati in Malesia ed in India. Sandokan ha il fascino misterioso di colui che ha dentro di sé un segreto che non vuole condividere con nessuno, di colui che è esiliato rispetto alla società e al suo ambiente circostante. E l’isola in cui vive, quella che ha scelto come suo rifugio, l’isola di Mompracem , è il riflesso della personalità del suo sovrano. Inaccessibile, come lo è la parte più profonda di Sandokan, per coloro che gli sono accanto: i Tigrotti, e Yanez, con cui ha un rapporto di fraterna amicizia. Le informazioni che dà Salgari sul passato di Sandokan sono contenute nel secondo romanzo del ciclo indo-malese. Romanzo in cui avviene l’incontro tra Sandokan e Marianna, la “ Perla di Labuan”; questo testo ha avuto due versioni: nella prima, dal titolo “ La Tigre della Malesia”, il passato del pirata viene raccontato dal suo amico Yanez, a Marianna, dopo che lei gli ha chiesto di raccontarle la storia della Tigre della Malesia (cap. 24); nella seconda versione, dal titolo “ Le Tigri di Mompracem”, è il pirata stesso a raccontarle la sua storia( nel capitolo “ Il tradimento”), in maniera più sintetica rispetto a quanto fa Yanez nella prima versione del romanzo. E sul suo passato è incentrato il settimo romanzo del ciclo indo-malese dal titolo “ Sandokan alla riscossa”, in cui il pirata narra la sua storia , rispondendo a Tremal Naik, ( nel capitolo quarto dal titolo “ Il tradimento del chitmudyar”). La occasione per la digressione del pirata sulla sua storia è il viaggio di riconquista del suo regno natale, nel Maludu, quello in cui viveva prima che un usurpatore gli uccidesse la famiglia, si impadronisse del regno e obbligasse lui,lo unico sopravvissuto, a diventare un pirata. Alla fine del romanzo, nonostante la riconquista del suo regno natale, Sandokan , la “terribile Tigre della Malesia”, non ne è contento e sente la nostalgia della sua Mompracem; dice Sandokan nel capitolo quindici del romanzo : «Avrei dovuto lasciarti nell'Assam, senza farti venire qui per aiutarmi a conquistare un trono, a cui non ci tengo gran che. Se si fosse trattato di Mòmpracem!...» . E nella pagina finale del romanzo, quando la conquista della isola natale di Sandokan è felicemente compiuta, si legge nel testo : «Che cosa vorresti dunque?» «La mia Mòmpracem: per quell'isola io darei tutto questo immenso territorio, e tutte queste orde selvagge!» Yanez gli posò le mani sulle spalle e guardandolo fisso disse: «Quante volte io la sogno!... Se io avessi a Mòmpracem la mia dolce Surama, mi sentirei più felice che alla corte dell'Assam». Negli occhi nerissimi di Sandokan passò un lampo ardente. «La mia Mòmpracem!...» disse poi con accento intraducibile. «Vi ho lasciato il cuore su quell'isola!...» Successe un breve silenzio: entrambi erano profondamente commossi. Fu Yanez che lo ruppe per primo: «Quando vorrai, io scenderò dall'India coi miei montanari, attraverserò l'oceano e aggiungeremo al tuo trono una perla di più. Vuoi, fratellino?» «Grazie, Yanez» rispose Sandokan con voce anche più alterata. «Voglio rivedere i luoghi dove ho amato la mia donna»> Salgari con Sandokan ha creato un personaggio romantico, una personificazione di valori come lo onore, la passione , il coraggio, in nome del quale non ha paura di affrontare una tigre o una tempesta in mare, o una battaglia in mare aperto, o un nuovo viaggio in mare per andare ad aiutare chi si trova in difficoltà, e tutto questo per amore della avventura; un personaggio che sa sempre quale sia la cosa più giusta da fare in ogni situazione in cui si trova. Ma anche un personaggio che è un outsider rispetto all’ambiente che lo circonda: appartiene ad una famiglia reale del Borneo, contrariamente ai suoi tigrotti, poveri ed appartenenti a diverse nazionalità. Un outsider lo è diventato quando è stato estromesso in maniera improvvisa e violenta dalla sua quotidianità, con la uccisione della sua famiglia e la usurpazione del trono paterno da parte del rajah bianco. Sandokan e l’amore per Marianna: questo tema è contenuto nel secondo romanzo del ciclo dei pirati, che ha avuto due versioni: “ La Tigre della Malesia”, pubblicato in appendice sulla rivista “ La Nuova Arena “ di Verona nel 1883, e “ Le tigri di Mompracem”, versione definitiva del romanzo. l personaggio di Marianna è , al pari di quello di Sandokan, un’ outsider nei confronti del popolo colonizzatore cui appartiene per origine, pur essendo lei nata in Italia. Nel capitolo otto de “ La tigre della Malesia” Salgari narra la sua storia: nata in Italia da padre inglese e da madre napoletana, perde entrambi i genitori , e viene affidata da suo zio Lord James Guillonk, “uno dei più intrepidi lupi di mare della flotta britannica, un vero marinaio d'antica schiatta, ruvido, quasi direi brutale, incapace di provare affezione per chicchessia e quindi incapace di provare affezione per l'orfana.” ( queste sono le parole che Salgari usa per descrivere lo zio), il quale la porta con sé in mare. Dopo sei anni di vagabondare da una isola alla altra, lui decide di stabilirsi a Labuan. Marianna viene affidata alle cure di una donna napoletana e lui la abbandona a se stessa, mentre lui va a caccia nelle foreste o intraprende spedizioni contro i pirati. La giovane cresce selvaggia; rivela di essere generosa e pietosa, prestando soccorso ai selvaggi che si trovano nelle paludi, cura i feriti e gli ammalati, e le danno il soprannome di “ Perla di Labuan”. Scrive Salgari: La Tigre si sente attratta da questa fanciulla, che fa parte di un popolo contro il quale lui un giorno ha giurato di vendicare la morte della sua famiglia, lui scopre di provare sentimenti umani, che la terribile, sanguinaria, Tigre della Malesia non deve provare. In un primo momento, Sandokan non vorrebbe obbligarla la sua Marianna a vivere da piratessa sulla sua isola; poi decide di rinunciare alla sua vita da pirata , in nome dell’amore per Marianna. Da segnalare il bel passaggio, nel capitolo venticinque del romanzo “ La Tigre della Malesia”, in cui lui le dichiara i suoi sentimenti. E svela il lato poetico, appassionato, della sua personalità, sia nelle parole sia nei gesti. Sandokan rinuncia alla sua vita da pirata, lascia la amata isola Mompracem per vivere con Marianna , ma la loro vita felice dura poco : dopo alcuni anni lei muore e lui riprende la sua vita da pirata.
A cura di Tania Ianni
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