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PSEUDOBIBLIA (Le biografie impossibili di Guido Marcelli): William Allan Poe (1809-1849)
di Guido Marcelli
Pubblicato su PB19


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PSEUDOBIBLIA (Le biografie impossibili di Guido Marcelli): William Allan Poe (1809-1849)

William Allan Poe nasce a Boston (Stati Uniti, Massachussetts) il 19 gennaio 1809 da Percival ed Hemma, due attori girovaghi che vivono di espedienti. Il parto, creduto in un primo momento normale, si rivela poi gemellare. In effetti, qualche minuto dopo la nascita di William, Hemma dà alla luce il più noto Edgar, futuro scrittore di racconti del terrore. In tenera età, scomparsa prematuramente la madre, i gemelli vengono affidati a John Allan, facoltoso commerciante di tessuti che si dedica alla loro educazione con grande impegno. Impossibili da distinguere sotto il profilo fisiognomico, i bimbi sono invece facilmente riconoscibili dalla profonda diversità caratteriale: affabile e sorridente, William suscita simpatia e apprezzamento unanimi; introverso e incline alla melanconia, Edgar appare una copia mal riuscita del fratello. All'età di cinque anni, William dimostra tutto il suo vitalismo cantando a squarciagola, correndo tra i prati e socializzando senza problemi con i coetanei. Edgar al contrario piagnucola per un nonnulla, è già incline al turpiloquio becero del sottoproletariato urbano e fa collezione di lombrichi e lumache di cui si ciba voracemente di fronte agli occhi attoniti della governante. Tre anni più tardi, durante una scampagnata, il precoce Edgar tasta con voluttà i seni dell'accompagnatrice Rosmary Cooper, madre di un altro bambino. Il gesto, interpretato dalla donna come un gradito complimento, suscita l'indignazione di William che ne riferisce immediatamente al patrigno. Questi punisce il colpevole calandolo nella cavità di un pozzo dismesso e lasciandolo per dieci giorni a meditare sulle sue nefandezze ("ogni pomeriggio" racconterà più tardi William nei suoi diari, "mi affacciavo alla bocca del pozzo e leggevo a voce alta qualche passo del Vecchio Testamento affinché mio fratello si ravvedesse dei peccati commessi, ma egli per tutta risposta proruppeva in bestemmie e malediceva noi tutti. Per disposizione paterna avrei dovuto svuotargli in testa il pitale colmo di urina ed escrementi della sera prima. Colto da compassione, eliminai l'urina e gli riversai addosso le sole feci, ma lui - irriconoscente come al solito - non sembrò ugualmente gradire il sacrosanto trattamento ricevuto").
Negli anni dell'adolescenza il rendimento scolastico di William è eccezionale. Soprannominato "the genius", ottiene giudizi entusiastici da parte del corpo docente e riscuote la stima dei compagni, che lo designano capo-classe e poi rappresentante d'istituto. Edgar viene invece sorpreso più volte a fumare nei bagni, a orinare sotto il banco e a liberare scarafaggi, topi e rane durante la lezione . Sospeso ben diciassette volte per motivi disciplinari, all'ennesima mancanza il preside dell'istituto Stoke Newington di Richmond ne decreta finalmente l'espulsione con demerito mentre il ministro dell'istruzione lo bandisce vita natural durante dagli istituti scolastici di Stato per "insubordinazione grave continuata". Quasi contemporaneamente, William viene insignito della medaglia d'onore come "studente modello dell'anno" e vince una borsa di studio di 350 dollari messa a concorso dallo Stato del Massachussetts nell'ambito del programma "HQ Boys" (ragazzi ad alto quoziente intellettivo). Questo ed altri episodi di minore rilevanza finiscono per creare una frattura insanabile tra i fratelli. Edgar odia il suo gemello, mentre William assume un atteggiamento sempre più incline al paternalismo ("egli mi detestava con tutta l'anima, giacché in me vedeva tutto ciò che lui non era e che invece avrebbe voluto essere", W.A.Poe, Diari). Tuttavia tra i due esiste pur sempre un vincolo tanto oscuro quanto saldissimo: quando Edgar, espulso dalla scuola, si arruola all'accademia militare di West Point, William abbandona l'istituto di Richmond e ne segue le orme. L'esperienza di West Point si esaurisce nel giro di un anno e mezzo. Edgar viene cacciato con infamia dopo aver impallinato il cardellino del generale Thompson durante un'esercitazione di tiro, William si congeda volontariamente con il grado di capitano. Alcuni mesi più tardi Edgar trova un impiego presso il Southern Literary Messenger di Richmond e scrive "Tamerlano ed altre poesie", mentre William collabora con la prestigiosa testata "Boston Messenger" e pubblica "Arcimboldo ed altre poesie" ("il libercolo di Edgar fu disprezzato dalla critica e adorato dagli incompetenti, il mio Arcimboldo fu adorato dalla critica e disprezzato dagli incompetenti", W.A. Poe, Diari). Licenziato per eccessi ed intemperanze, Edgar pubblica tuttavia diversi racconti che raccoglierà nel volumetto "Racconti del grottesco e dell'arabesco". Nello stesso periodo William si licenzia dal Boston Messenger e dà alle stampe i "Racconti della felicità e della serenità", che però non riscuotono nemmeno un briciolo del successo ottenuto dall'opera del gemello. Nel 1836 Edgar s'invaghisce della cugina tredicenne Virginia. William tenta inutilmente di bloccare il matrimonio in extremis ("opposi al sacerdote, durante la cerimonia, il legame di stretta parentela che costituiva un impedimento insuperabile alla celebrazione del rito. Ma Edgar, che aveva previsto l'obiezione, mostrò una dispensa papale abilmente contraffatta contro la quale l'officiante non potè nulla...", W.A. Poe, Diari). Un mese più tardi William convola a nozze con la cugina dodicenne Lucrezia, sorella minore di Virginia ("opposi al sacerdote, durante la cerimonia, il legame di stretta parentela che costituiva un impedimento insuperabile alla celebrazione del rito. Ma William, che aveva previsto l'obiezione, mostrò una dispensa papale abilmente contraffatta contro la quale l'officiante non potè nulla...", E.A. Poe, Frammenti). Le unioni si rivelano entrambe sfortunate e nel volgere di un breve arco di tempo i due fratelli si ritrovano di nuovo soli ("...Virginia morì presto di tisi. Dissi allora a Lucrezia: se Edgar è rimasto vedovo, io non posso certo essere da meno. Saresti così cortese da togliere il disturbo? Lei comprese il mio stato d'animo e la sera stessa ero vedovo anch'io", W.A. Poe, Diari). Nel 1842 escono le Avventure di Arthur Gordon Pym di Edgar e le Disavventure di Pym Gordon Arthur di William; il primo libro vende circa diecimila copie, mentre il secondo viene presto condotto al macero ("Si trattava di due testi pressocché identici, essendomi io limitato a modificare leggermente le parole del titolo. Eppure Edgar ebbe un successo inaudito, mentre la mia opera servì per funzioni igieniche (...) La situazione di grave crisi culturale che si registra in America in questo periodo storico è assai preoccupante (...) Opere di enorme spessore intellettuale come le mie passano sotto silenzio, mentre il libro volgare, il rifiuto da pattumiera, riscuote immeritati incassi da record (...), W.A. Poe, Diari).
Nonostante l'indubbio successo, Edgar, ormai alcoolizzato, continua a condurre una vita dissoluta passando da una bettola all'altra. Egli viene a mancare per una crisi di delirium tremens il 7 ottobre 1849, appena quarantenne. Stando alla biografia ufficiale, William spira per un attacco di cuore poche ore più tardi nell'apprendere l'angosciosa (o, a detta di taluni, meravigliosa) notizia. Al contrario, secondo fonti vicine alla famiglia, egli sarebbe deceduto nello stesso istante in cui Edgar passava a miglior vita ("gli opposti si attraggono giacché, in fondo, esprimendo la contraddizione intrinseca all'essere, sono nient'altro che la stessa cosa", E.A. Poe, Frammenti).
I due fratelli sono sepolti nel cimitero di Baltimora (Maryland), nella medesima bara. La lapide reca il bassorilievo d'un corvo o, secondo alcuni, d'una colomba.
Dopo averla ignorata per più lustri, la critica più recente sta finalmente rivalutando l'opera di William Allan Poe. I capolavori di Edgar, ad avviso dell'orientamento psicanalitico e sistematico che fa capo a B.R. Foster e Marie Bonaparte, non possono essere infatti compresi nel loro significato più profondo se non nel quadro di una rilettura complessiva delle opere di William.
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Guido Marcelli (Roma, 1964), è magistrato in servizio presso il tribunale di Latina.
Nel 2005 ha pubblicato una raccolta di racconti dal titolo "Passeggiando tra gli scavi" (Traccediverse Editore, Torino).
E’ giunto finalista invari premi letterari, diversi suoi racconti sono  presenti in volumi antologici “Parole di legno” (Campanotto editore, 2002), “I racconti di Sabaudia” (Baldini Castoldi Dalai, 2003), "Il paese di Bengodi" (edizioni Pendragon, 2004), "Orme di gatto" (edizioni Effequ, 2005) ed altri.

NOTA: OVVIAMENTE, QUANTO SOPRA, E' PURAMENTE OPERA DI FANTASIA, E.A.POE NON AVEVA (A QUEL CHE SI SA) FRATELLI GEMELLI. LA VEROSIMIGLIANZA "PSEUDOCRITICA" DEL TESTO, INVECE, E' REALE ED INTERAMENTE MERITO DELLA PENNA ACUMINATA DI GUIDO MARCELLI.

A cura di Guido Marcelli



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