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Sei tu che torni,
come il vento
fuori stagione.
Aria gelida
Intrigante,
inattesa
mi sorprende;
ma i risvolti
profumati,
per l’ inverno son
chimera,
mentre sboccia
esuberante,
maestosa primavera.
Il tuo sguardo
sconveniente,
scioglie corpo,
cuore e mente,
del passato
un rogo ardente,
che oggi brucia
imbarazzante.
E cosa basta
a dare un senso
al disagio,
che mi consuma
scorrendo adagio?
Basta il coraggio.
Serve la forza
di entrarsi dentro,
in equilibrio
sul filo teso,
tra chi combatte
e chi si è arreso,
per non restare
in sospensione,
tra la realtà
e l’ illusione.
Le idee tangibili
Son troppo fragili,
per mia natura
così contorte,
all’ armonia
suonan distorte.
E stride acuta
la dissonanza,
che non è lecito
plasmar l’ amore,
a propria immagine
e somiglianza.
©
Edoardo Firpo
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