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Massimiliano Govoni
intervista
Mikkel Birkegaard


Mikkel Birkegaard, nato nel 1968 in Danimarca, è un programmatore informatico. Nel 2007 ha pubblicato il suo primo romanzo in lingua danese ma con il titolo italiano Libri di Luca (senza l'articolo “I”); dopo aver riscontrato un notevole successo editoriale il libro è stato pubblicato in Italia, Olanda, Svezia, Norvegia, Regno Unito, e lo sarà presto in molti altri paesi.

Nel 2009 è uscito il suo secondo lavoro: I delitti di uno scrittore imperfetto.

Mikkel è contattabile su Facebook.


Alla base del romanzo danese "I libri di Luca" di Mikkel Birkegard c'è un'idea semplice e suggestiva: leggendo ad alta voce, alcuni individui speciali, possono influenzare i pensieri delle persone.
E' un dibattito antichissimo quello sui libri e sulla loro capacità di influenzare il modo di agire delle persone, un dibattito che ha avuto nei secoli manifestazioni anche violente come il rogo delle opere vietate dal regime nazista, organizzato a Berlino da Göbbels, nella sera del 10 maggio 1933. Il gerarca, in un famoso discorso, disse che dalle fiamme doveva alzarsi la Fenice del nuovo spirito tedesco, rigenerato e liberato dalle malattie diffuse dai libri. (...continua - leggi la recensione)

Massimiliano Govoni intervista Mikkel Birkegaard

La società segreta dei "Lectores" è un'idea davvero originale, da quali avvenimenti o letture ti sei lasciato ispirare?
“L'idea del libro nasce dal mio bagaglio di letture. Non ho nessun problema a leggere per me stesso, ma non sono così bravo a leggere per gli altri, e ho sempre invidiato le persone che sono brave in questo. I bravi lettori sono in grado di catturare gli ascoltatori in un modo che trascende il testo stesso, e per fare questo occorrono capacità attoriali che semplicemente non possiedo. Così ho pensato: cosa accadrebbe se questi
straordinari lettori potessero fare molto di più che affascinarci e intrattenerci? Cosa accadrebbe se potessero
manipolare i nostri sentimenti e potenziare i nostri pensieri?”

In Italia sei stato comparato a Dan Brown: qualcuno ha già pensato a un film tratto dal tuo romanzo?
“La più grande casa di produzione cinematografica danese, Nordisk Film, ha acquistato i diritti per la realizzazione del film prima della pubblicazione del romanzo; poiché le vendite del libro all'estero sono andate molto bene, la casa cinematografica ha atteso la traduzione del romanzo in inglese per tentare la strada della produzione internazionale. E' un film relativamente costoso da produrre, e così hanno deciso di farlo con una partnership internazionale.”

Sei stato coinvolto nel lavoro di traduzione del testo nelle varie lingue nelle quali è stato stampato?
“Sono stato contattato da alcuni dei traduttori, che avevano alcune domande, ma l'unica versione che ho potuto davvero leggere è stata quella in inglese, che ho letto due volte e ho approvato.
E' sempre un'esperienza incredibile avere una copia del mio libro stampato in un'altra lingua. Anche se non posso leggerlo, amo davvero tenere quel libro tra le mie mani, sentirne il peso, lo spessore della carta, studiarne la superficie, annusare l'odore dell'inchiostro, o semplicemente sfogliarlo e leggere le parole che conosco così bene in un linguaggio sconosciuto.
E' molto interessante osservare come lo stile delle copertine cambia da nazione a nazione. La copertina riflette le differenze tra culture, le diverse interpretazioni, le strategie di marketing, sempre sorprendendomi positivamente.”

Il titolo del romanzo, la famiglia Campelli, gli autori italiani che citi (Leopardi, Collodi)... Che rapporti hai con l'Italia? In Danimarca gli autori italiani contemporanei sono tradotti?
“Ho avuto 3 ragioni per utilizzare l'Italia nel romanzo. La prima e più importante era che il personaggio principale doveva provenire da una nazione con una forte tradizione letteraria. La seconda ragione è che i miei migliori amici sono "mezzi-italiani" e loro padre era un uomo gentile e calmo che ho utilizzato come modello per il personaggio di Luca. Ultima ragione, ma non meno importante, amo passare le ferie in Italia.
Sfortunatamente non molti scrittori italiani sono tradotti in danese, ma Umberto Eco lo è, naturalmente. Lui è notevole.”

Non tutti gli scrittori amano essere identificati con un genere: tu scrivi romanzi thriller, fantasy?
“'I Libri di Luca' è sia un romanzo thriller che fantasy, ma il mio prossimo romanzo sarà più un 'clean-cut' thriller.”

La scrittura è diventata la tua principale attività? Lavori ancora con i computer?
“Quando scrissi 'I Libri di Luca' lavoravo a tempo pieno come sviluppatore di sistemi. Era come avere una doppia vita: sviluppatore di sistemi durante il giorno, 'top secret writer' durante la notte, ed era abbastanza frustrante perché i progressi erano lenti. Adesso lavoro solo tre giorni come sviluppatore di sistemi e ho il resto della settimana per scrivere. Non riesco a immaginare di scrivere a tempo pieno, è un lavoro solitario e mi piace lavorare con le altre persone, così penso di aver raggiunto il giusto equilibrio.”

Cosa consiglieresti ai lettori italiani che vorrebbero conoscere la letteratura danese contemporanea?
“Un ottimo romanzo danese sta per essere pubblicato in Italia. E' stati scritto da Torben Guldberg ed è intitolato "Thesies of the existence of love"; è un bellissimo libro. Davvero ben scritto.”

Ci sarà un sequel per 'I Libri di Luca'? Stai già lavorando al prossimo romanzo?
“Non ho in progetto di scrivere un seguito per “I Libri di Luca”. Il mio prossimo libro - "Over My Dead Body" - parla di uno scrittore horror, Frank. Egli vive in una casa isolata, sulla costa di Sealand in Danimarca, attendendo la pubblicazione del suo ultimo romanzo. Un giorno riceve una telefonata dal suo contatto alla polizia di Copenhagen: il corpo di una giovane donna è stato ritrovato nelle vicinanze di un villaggio di pescatori. Il fatto sconcertante però è che l'omicidio è la copia esatta di un raccapricciante omicidio che avviene nel suo ultimo romanzo che non è ancora stato pubblicato.
Presto Frank avrà a che fare con le conseguenze della sua scelta professionale.
“Over My Dead Body” pone la domanda: l'immaginazione ha conseguenze sulla realtà?
Se sei uno scrittore horror questa è una domanda abbastanza terrificante...
Il libro sarà pubblicato in Danimarca a settembre di quest'anno.”

A Copenaghen esiste un libreria simile a quella di “I Libri di Luca”?
“Sfortunatamente no. Ci sono parecchie librerie carine, ma nessuna con l'esatta atmosfera che cercavo. 'I Libri di Luca' è una mia romanzesca fantasia, la mia libreria dei sogni.”

Per gentile concessione di Massimiliano Govoni
e Mikkel Birkegaard

 

inserito 14/09/08
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