Sotto quei lampioni che pian piano si spengono
stanchi di stare a guardare in basso
giacciono bambini di colore, smagriti,
col ventre gonfio dalla fame, dall’assenza di tutto,
leggono a terra, lungo il marciapiede,
l’uno vicino all’altro, tra quaderni smunti e oleati,
tracciano linee di desideri banali
su quei fogli regalati, prestati,
disegnano ciň che vedono,
quello che immaginano…
oggetti di cui conoscono solo il nome.
Le luci si spengono, chiudono i piccoli libricini
vanno nelle loro baracche,
a dormire… cuccioli,
quegli stessi che domani saranno incattiviti
per della colla, per un fucile, per un pezzo di pane.
Elisabetta Rotondi
(in Premio nazionale di poesia 2010-2011 in onore di San Pio da Pietrelcina. La silloge, Benevento, Edizioni Il Chiostro, 2011)