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Esco a fare due passi
di Fabio Volo
Pubblicato su SITO
Anno
2010-
Mondadori
Prezzo €
12,00-
164pp.
ISBN
9788804607151
Una recensione
di
Elisabetta Rotondi
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Una lettera a se stesso, al suo alter ego ovvero il lui “tra cinque anni”. Nico ha ventotto anni e fa il deejay radiofonico. Scrive a se stesso pensando che all’età di trentatre possa essere tanto diverso e allora rispondersi a domande eterne, come il "senso della mia vita", "se cambiare o no il lavoro per cui ha tanto faticato e che ora vuole regalargli una promozione", e altri svariati interrogativi. Il sesso, nelle relazioni fugaci e in quelle che sembrano l'inizio di un vero amore, la voglia di trovare davvero l'altra metà della mela, aggrappandosi all'idea romantica dell'amore con la A maiuscola è uno dei perni del suo andirivieni di domande retoriche e quesiti rocamboleschi. Fabio Volo descrive scanzonatamente le giornate di un ragazzo dei nostri tempi con uno moderno slang, tipico di un trentenne italiano medio che divora la sua “vita VIP”, che è il protagonista specchio parziale dello stesso autore. Egli usa anche immagini simboliche come il frigo vuoto di un single che "scopa" le ragazze più carine anche senza esserci mai uscito, si fa ogni tanto una canna, un giovane insomma, un po’ stereotipato, per nulla non conventional. Alla fine ne emerge un ragazzo intimorito come tutti gli altri e che reagisce rispondendo anche a un semplice invito a una serata tra amici "non so, ti faccio sapere". Il fatto è che gli impegni, le scadenze lo immobilizzano in risposte di "tipo standby". La corsa della Milano del centro che è a ritmi rallentati rispetto a quella di New York, ma rimane pur sempre una folle corsa. Con conseguenze letali a livello umano: solitudine, senso di spaesamento,voglia di dare un calcio a tutto e andarsene in Marocco o chissà dove. Questo e altro nelle semplici giornate che inizino con caffè e sigaretta nelle pagine di "Esco a fare due passi", titolo a cui si potrebbe aggiungere un ironico sottotitolo "Per rimanere almeno per ora dove sono".
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