Per questo nuovo lavoro, King ha scritto a quattro mani col figlio Owen, anche lui scrittore. La fantasia dei due, unita, ha prodotto questo romanzo fantasy, dai tratti horror, fortemente legato ad uno dei problemi di cui più si dibatte negli uiltimi anni: la violenza sulle donne.
Che succede a queste “belle addormentate”?
La città dove si svolge la vicenda è Dooling, West Virginia. I protagonisti sono: lo sceriffo Lila e il marito, lo psichiatra Norcross che lavora nel carcere del paese.
Tutto ha inizio quando una strana ragazza compare in un bosco e massacra a mani nude due uomini. La creatura che, fin da subito, pare venire da un altro mondo, viene arrestata.
Da quel momento le donne che si addormentano, vengono ricoperte da da una fitta ragnatela a forma di bozzolo. Se qualcuno tenta di rompere lo strano involucro, si trasformano in belve assettate di sangue, uccidono, e poi tornano a dormire.
Ovviamente, tutte le donne del paese cercano di rimanere sveglie il più possibile, spesso facendo uso di droghe ed eccitanti, ma, inevitabilmente, alla fine, il sonno ha la meglio.
L’unica donna che si addormenta e si sveglia normalmente, è proprio la detenuta che ha ucciso i due nei boschi. Ha dichiarato di chiamarsi Evie Black. E’ sempre circondate da falene e sembra in grado di farsi obbedire dagli animali e di vedere attraverso i loro occhi.
Da qui il romanzo si divide in diverse direzioni: le donne addormentate si ritrovano a vivere in una Dooling alternativa, dove c’è solo solidarietà e aiuto reciproco. Nel mondo “normale”, invece, ecco che gli esseri umani rimasti, tutti uomini, mostrano il loro lato peggiore. Fino ad arrivare all’estremo di incendiare i bozzoli, uccidendo di fatto donne inermi.
Non mancano mai, negli scritti di King, i “bulli”. E anche qui troviamo uno strano tipo, amante degli animali, ma che non riesce a gestire la rabbia che diventa l’organizzatore di un attacco al carcere femminile destinato a catturare Evie Black e sottoporla, a suo dire, a test che permettano di capire come mai lei sia l’unica sveglia.
E’ uno scontro diretto tra le forze del bene e le forze del male. Si arriva quasi a pensare che le donne siano il bene, gli uomini il male. Che la violenza appartenga solo ai maschi.
Saranno le donne che dovranno scegliere se tornare o meno nel mondo normale così come lo hanno sempre conosciuto, oppure rimanere in quella realtà alternativa dove, è vero, non ci sono mariti e padri violenti, ma non ci sono nemmeno quei figli, quei mariti e quei padri che sono stati adorabili e che hanno saputo amare mentre tanti altri decidevano di scegliere la via della violenza.
Il tramite tra un mondo e l’altro è un albero stranissimo, protetto da un serpente, una tigre e una volpe.
Un buon libro, che permette di decidere la propria chiave di lettura: ci si può divertire seguendo la storia, oppure riflettere sulle implicazioni sociali. Oppure, ancora, ci si può, semplicemente, schierare da una parte o dall’altra.
Una sola avvertenza: “Non svegliare le belle addormentate”.
Scrive il Publishers Weekly: “Questa bella prima collaborazione tra Stephen King e il figlio Owen è un romanzo che mescola horror, fantasy e realtà immaginando quello che potrebbe succedere se tutte le donne si addormentassero. La scrittura scorre senza ostacoli e l’azione sfreccia come un treno in corsa”.