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Un solco nell’anima
senza esitazioni mi apristi
col tuo sguardo freddo
con il tuo sogghigno sincero
coi ribattenti remi
con i quali mi spogli
-rami pieni di frutti,
venati da pistilli di sangue-
e mi consegni al fiero boia
nel capriccio incosciente dell’istante
in un momento di crisi nascente
senza chiederti nell’anima
che cosa mi semini
e che cosa ne cresce.
Un solco nell’anima
senza esitazioni mi apristi
con grazia, con finezza
con imprevedibile leggerezza:
era un inganno, uno scherzo
un interrogativo sincero
e ora che hai le risposte
il tuo guizzante pensiero d’atleta
già altrove si muove
né lo posso vedere
e il sentimento nemmeno
in tutto questo
dolore senza motivo
in tutto questo sangue
che mi soffoca e non voglio
bere più.
Un solco nell’anima
senza esitazioni mi apristi
e ora gli stessi doni di prima
pretendi con indifferenza
-la tua vendetta
il mio dolore-.
©
Heiko H. Caimi
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