Il racconto che ho ritrovato fra le pagine della memoria narra di una parola, figliolo mio. Lo sai che l'etimologia è parte essenziale della storia dei popoli? Le erosioni, le rivoluzioni che una singola parola ha vissuto per secoli potrebbero diventare i capitoli di un romanzo d'avventura o i versi di una poesia. Potrebbero essere cronache intraviste dalla specola di ogni lettera o fiabe intrecciate agli arabeschi della memoria. Decidi tu.
Devi sapere che moltissimi anni fa, nella meravigliosa Costantinopoli, fra bazar di ogni tipo, circondati dalle esalazioni delle più disparate fragranze, nel chiasso della folla che contrattava in tutte le lingue del mondo, io e tua nonna camminavamo mano nella mano, scavalcando bancarelle di cianfrusaglie, due sposini in viaggio di nozze nella città dei nostri sogni. Instanbul! Quanti ricordi! Dunque ti dicevo, percorrendo le strade del variopinto mercato ci imbattemmo in un uomo: una barba bianchissima copriva un volto straordinariamente anziano ma lo sguardo era fanciullesco e intelligente. Con un forte accento italiano diceva di avere viaggiato per tanto tempo con una missione: portare la pace in ogni luogo. Nobilissimo uomo, dissi io, incuriosito dalla follia delle sue parole, in che modo porti la pace?
Egli mi fissò beffardo e poi dalla tunica estrasse un rotolo. Non puoi immaginare la nostra faccia quando tolse i fogli di giornale, rudimentale involucro di...un insaccato! L'uomo si mise a rotearlo per la piazza come fosse uno scettro, attirando l'attenzione dei passanti. Urlava in italiano: Salame!. Alcuni mercanti che assistevano alla scena cominciarono a ripetere Salam Salam! ed un gruppetto di rabbini che di lì passava, si unì al coro Shalom Shalom!. Beh, se non lo sai ti dico che shalom aleichem è la trascrizione ebraica di "la pace sia con te" e salamalecum vuol dire la stessa cosa in arabo.
Attraverso lo scherzo e l'uso della parola quell'uomo era riuscito a portare la pace almeno sulla bocca delle persone. Già una gran cosa. La parola cambia il mondo figlio mio. Trova sempre il lato comico della vita e raccontalo agli altri: farà bene a te e a loro. Adesso dormi! Stai già dormendo piccolo mio? Eh, più gli anni passano più divento noioso. Sorridi alla vita bimbo mio che oggi più che mai abbiamo bisogno del tuo sorriso.
Abdullah nonno di Omar
Durante i bombardamenti del 20 Marzo 2005
Baghdad, Iraq